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ADEPP

Sostegno al reddito, casse già proiettate sul bonus di aprile

Sostegno al reddito, casse già proiettate sul bonus di aprile
L'Adepp continua a denunciare l'insufficienza delle coperture di Stato per il bonus di marzo. Casse già proiettate sugli 800 euro di aprile.


Ad oggi, l'Enpav ha messo in pagamento 9.284 bonus, a fronte di 15.500 domande. Le pratiche, processate a tempo di record dagli uffici dell'Ente, vengono esaminate seguendo l'ordine cronologico. Tutti i richiedenti devono accompagnare la domanda con la dichiarazione integrativa richiesta dal Decreto Liquidità. Per questo l'Enpav invita gli iscritti che hanno presentato la domanda di Bonus tra il 1 ed il 9 aprile a compilare, se non l'hanno ancora fatto, la dichiarazione integrativa presente nell’Area Riservata del sito Enpav.

Per fare domanda del bonus di 600 euro c'è tempo fino al 30 aprile. Tutte le casse hanno ricevuto più domande di quelle che potranno essere coperte con lo stanziamento messo a disposizione dal Governo ( un tetto di 200milioni per 330mila iscritti) ma chiedono garanzie per l'intera platea degli aventi diritto. E che i risultati ottenuti con la battaglia per il bonus di marzo valgano automaticamente per il bonus (di 800euro) a sostegno del reddito di aprile.

Ancora troppi iscritti esclusi- L'Enpav, e tutte le casse professionali, hanno aperto un fronte al Ministero del Lavoro per garantire il bonus a tutti i liberi professionisti aventi diritto. Dopo avere sciolto i nodi dei giovani e degli iscritti con doppia posizione previdenziale, l'AdEPP denuncia che "ancora troppi professionisti sono esclusi dagli aiuti”.  Il Ministero del Lavoro ha infatti messo a disposizione un tetto di 200milioni di euro che non arriva a coprire tutti i 330 mila professionisti.

Un bonus di Stato- Il bonus di 600 euro è una forma di sostegno al reddito conquistato agli iscritti delle casse di previdenza, dopo il pressing sul Ministero del Lavoro per correggere il decreto Cura Italia che li aveva sostanzialmente esclusi dagli aiuti per fronteggiare la crisi economica causata dall'emergenza Covid-19. I 600 euro sono un bonus di Stato, elargito ai medici veterinari, come a tutti gli iscritti delle casse, attraverso l'ente previdenziale di appartenenza. L'Enpav anticipa fondi che il Governo dovrà restituire sotto forma di compensazione, probabilmente di tipo fiscale.

Gli 800 euro di aprile- Il bonus dovrà essere riconosciuto agli iscritti delle casse previdenziali anche per il mese di aprile. L'importo passerà da 600 a 800 euro, auspicando di superare per tempo "paletti irragionevoli e incertezze sull’arrivo dei fondi". L'obiettivo è quello di evitare agli iscritti di ripresentare la domanda, mantenendo valide le posizioni già amesse al bonus dei 600 euro. Per questo è importante che il "pasticcio normativo" dei decreti economici sull’emergenza coronavirus si risolva in tutte le sue contraddizioni e discriminazioni.

L'Adepp denuncia disuguaglianze- Non ha trovato spazio la rivendicazione di risconoscere l'indennizzo statale di 600 euro anche "a chi ha già un piccolo trattamento pensionistico" fa notare l'Adepp. Per il Presidente dell’Adepp Alberto Oliveti, "la norma genera disagi e diseguaglianze". “Ringraziamo invece il ministero del Lavoro per aver preso posizione a favore dei giovani chiarendo che chi ha cominciato l’attività nel 2019 e nel 2020 può comunque ricevere l’indennizzo statale, anche se nel 2018 non aveva ancora un reddito professionale”, continua Oliveti.