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PRATICHE SLEALI

In Italia una sola autorità contro le frodi alimentari

In Italia una sola autorità contro le frodi alimentari
Contro le pratiche sleali l'Italia recepisce una direttiva "rivoluzionaria", ma c'è il rischio di sovrapposizione fra Antitrust e Ispettorato Frodi.

"Rinnovo il mio invito al Governo affinché in Italia ci sia un unico istituto che si occupa delle frodi, che poi dovrà coordinarsi con tutti gli altri che verranno individuati in Europa, per contrastare le pratiche commerciali sleali". Così la Senatrice Silvana Abate (M5S) durante un intervento al Senato sulle direttive europee in corso di recepimento nazionale.

L'Agricoltura - "trascurata per anni, in questo momento storico viene considerata sempre più un settore strategico"- ha riferito la Senatrice  durante l'esame delle direttive europee in corso di recepimento.  In particolare, la direttiva (UE) 2019/633 contro le pratiche sleali, "è rivoluzionaria e cambierà l'assetto della filiera"- spiega Abbate che però vede "una criticità" nell'avere individuato l'Ispettorato centrale della Tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) quale autorità di vigilanza sulla direttiva (UE) 2019/633.

"Questo potrebbe creare zone d'ombra, dal momento che già esiste un istituto deputato al contrasto delle frodi: l'Antitrust"- dichiara. Secondo Silvana Abbate potranno presentarsi fattispecie che sarà difficile ascrivere con certezza all'Ispettorato oppure all'Antitrust.

Non di meno, la direttiva 633/2019 resta "importantissima per il settore dell'agricoltura" nel regolamentare i rapporti tra le imprese nella filiera agricola e alimentare. Le pratiche commerciali sleali sono quelle che si discostano ampiamente dalla buona condotta, sono in contrasto con la buona fede e la correttezza e sono imposte unilateralmente da un partner - generalmente il più forte - alla controparte, quasi sempre la più debole- ha spiegato.

A tutela del made in Italy, la senatrice ha anche riferito che "il Governo si impegnerà a definire il concetto di frode alimentare su scala unionale, codificando delle categorie a livello di Unione europea".