"Fin dall'inizio si è parlato di risparmio attraverso la concorrenza, evitando però di dire che finora ai farmacisti era vietato per legge fare qualsiasi sconto sui farmaci etici. Questo è diventato possibile per la Fascia C solo con la Legge che verrà approvata oggi alla Camera. Se di risparmio si vuole parlare, allora il primo passo è liberalizzare i prezzi, non la rete di distribuzione", prosegue Mandelli.
L'intervento inizialmente disegnato dal Governo avrebbe portato, secondo il presidente della Fofi, a una situazione in cui il cittadino si sarebbe dovuto recare nell'esercizio di vicinato o al supermercato per comprare il farmaco non rimborsato al minor prezzo e poi alla farmacia per ottenere i farmaci rimborsati dal Servizio sanitario nazionale, "generando confusione e disagio soprattutto alle persone più fragili, agli anziani, a chi ha poco tempo perché lavora e, oltre a lavorare, ha magari l'onere di cura dei familiari", dice Mandelli.
Invece di "creare e alimentare questo circuito parallelo, si deve puntare a potenziare il servizio. Aumentare le farmacie sul territorio è possibile: per esempio abbassando il quorum ed eliminando la pianta organica mantenendo un criterio di distanza. Questo aumenterebbe la capillarità della rete e genererebbe concorrenza, non soltanto sul prezzo, ma anche sulla qualità e l'ampiezza dei servizi resi al cittadino. Inoltre darebbe maggiori prospettive ai farmacisti, soprattutto i giovani, che aspirano a essere titolari di una farmacia a tutto tondo, che oggi hanno trovato nella parafarmacia una soluzione di ripiego evidentemente insoddisfacente, per non parlare dei colleghi che hanno trovato lavoro nei corner con un trattamento contrattuale e un mansionario del tutto inadeguati".
Se si vuole avviare un percorso di reale ammodernamento del settore la Federazione "è pronta a discutere senza tabu' tutti gli aspetti in questione e in questo ribadiamo una disponibilità che abbiamo dimostrato fin dal 2006. Anzi è la Federazione a chiedere che questo confronto venga avviato al più presto". Una disponibilità che non vuol dire resa. "Ci opporremo sempre a misure che mettano sullo stesso piano il farmaco e i beni di consumo, un servizio legato alla salute con un'attività puramente commerciale. Che è rispettabilissima, ma è un'altra cosa. Noi chiediamo di aumentare in maniera sostenibile la capillarità a vantaggio dei cittadini", conclude Mandelli. (Adnkronos Salute)