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PAGAMENTI ELETTRONICI

Detrazioni fiscali, la tracciabilità sta rallentando i 730

Detrazioni fiscali, la tracciabilità sta rallentando i 730
La verifica delle modalità di pagamento degli oneri detraibili complica e allunga i termini per la trasmissione dei 730/2021.


Delle 5 finestre temporali fissate per l'invio dei modelli, attualmente ne restano a disposizione 4, con termine ultimo per la spedizione stabilito per il 30 settembre 2021. Lo riferisce il quotidiano economico Italia Oggi.

La tempistica dilatata dalle nuove verifiche innesca una reazione a catena. Più i tempi per la predisposizione dei 730 si allungano, più «si chiudono» le finestre per la trasmissione ed al contempo si allontanano temporalmente anche le operazioni di conguaglio sia a debito sia a credito. Questi sono gli effetti della disposizione che dal 1 gennaio 2020 impone ai contribuenti di sostenere con mezzi tracciati le spese che danno diritto alla detrazione fiscale del 19%. Di fatto la norma costituisce una nuova complicazione nella redazione dei modelli obbligando contribuenti e professionisti ad una verifica incrociata sulle modalità di pagamento.

Proprio le copiose operazioni di verifica, combinate con la modalità di invio frazionata dei 730 introdotta dalla scorsa annualità, rischiano di danneggiare doppiamente i contribuenti. Oltre alla perdita del diritto alla detrazione per le spese pagate cash, la ricerca degli oneri probatori per dimostrare la modalità di pagamento è in molti casi lunga e complessa rallentando gli invii dei modelli e i correlati conguagli.

Le cinque finestre l'invio dei 730. Con l'articolo 16-bis del decreto legge 124/2019, il legislatore ha riordinato i termini per l'invio dei modelli 730 modificando lo «storiche» modalità fissate dal comma 1-bis dell'articolo 16 del Decreto ministeriale 31/05/1999, n. 164.