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DAL 1 LUGLIO 2018

Scatta il divieto di pagare in contanti dipendenti e collaboratori

Scatta il divieto di pagare in contanti dipendenti e collaboratori
Retribuzioni, compensi e anticipi a lavoratori e collaboratori dovranno essere tracciati. Sanzioni fino a 5 mila euro per i trasgressori.

Dal 1 luglio di quest'anno, tutti i datori di lavoro e committenti sono obbligati a versare le retribuzioni solo tramite bonifico bancario, oppure strumenti di pagamento elettronico oppure assegno bancario o circolare. Lo prevede la Legge di Bilancio (205/2017).

Il divieto di pagamento  in contanti - che vale anche per gli acconti sulle retribuzioni -"si applica nei confronti di  lavoratori subordinati e parasubordinati, ossia coloro che hanno un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa"- spiega il consulente fiscale dell'ANMVI Giovanni Stassi.
Per quanto riguarda i pagamenti a lavoratori autonomi occasionali," è preferibile il pagamento con mezzi tracciabili, anche se si attendono chiarimenti in merito"- puntualizza Stassi. "Contestualmente all’entrata in vigore del divieto- aggiunge-  la firma apposta dal lavoratore, sul cedolino paga, non prova più l’avvenuto pagamento della retribuzione".

Il divieto non si applica nei confronti dei lavoratori dipendenti da una pubblica amministrazione, lavoratori domestici, come colf e badanti e di amministratori di società.

Sanzioni- La Legge di bilancio ha definito anche le sanzioni per i trasgressori, comprese fra un minimo di 1000 euro a un massimo di 5.000 euro.


Riferimenti normativi
Legge di bilancio 2018
(Legge 205/2017 - commi 910-914 )