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PROTESTA REDDITOMETRO, REAZIONI DALLA POLITICA

PROTESTA REDDITOMETRO, REAZIONI DALLA POLITICA
"Mi muoverò nelle sedi opportune. Le cure veterinarie non sono assolutamente un lusso da redditometro". Cosi' Francesca Martini, dopo la protesta dell'ANMVI contro decisioni del Fisco, che il Sottosegretario non esita a definire "improponibili". Contrario anche il Ministro Brambilla. Anche l'On Fiorella Ceccacci Rubino annuncia, a nome del Gruppo Parlamentare Diritti degli Animali del Pdl:chiederò al Ministro Tremonti di intervenire.

"Le cure veterinarie non sono assolutamente un lusso da redditometro". Cosi' Francesca Martini, sottosegretario alla Salute, in merito alle indiscrezioni secondo cui le spese per le cure agli animali domestici rientrerebbero nella valutazione dei redditi a fini fiscali. Per il ministero della Salute, spiega Martini, "la promozione e la tutela della salute degli animali d'affezione rappresenta un obiettivo istituzionale, anche in relazione al valore sociale e terapeutico da essi rappresentato per circa otto milioni di famiglie in Italia".

"La presenza di un animale non e' un lusso", ha detto il Sottosegretario  "e considero inaccettabile l'idea che curarlo venga considerato tale. Dovere dei proprietari di animali d'affezione e' averne cura e garantirne il benessere come previsto dalla legislazione italiana. Ci sono molte famiglie che, tanto più in un momento di crisi, fanno grandi sacrifici per mantenere in buona salute e prestare le cure veterinarie adeguate ai propri animali da compagnia cui sono particolarmente affezionati. E' inaccettabile - sottolinea il Sottosegretario Francesca Martini - che questo venga considerato indice di disponibilita' economica come se avere un cane fosse un lusso. Un'iniziativa come questa sarebbe da considerare persecutoria, scoraggerebbe infatti l'adozione di animali abbandonati e sarebbe potenzialmente dannosa soprattutto per le persone pensionate e a basso reddito. E' da ritenersi pertanto improponibile l'ipotesi che le cure per gli animali fornite dai medici veterinari libero professionisti vengano inserite nel futuro redditometro. Al contrario gli obiettivi di un paese civile sono la promozione delle cure veterinarie e la lotta all'evasione fiscale. In tal senso - conclude - mi muovero' per difendere questi principi presso le sedi opportune".

Il MInistro del Tursimo, Michela Brambilla: «grave errore culturale, sociale e metodologico» La classificazione delle spese veterinarie "come lusso", prevista nel nuovo redditometro, rappresenta certamente un grave errore culturale, sociale e metodologico, che deve essere corretto al più- presto». è quanto afferma il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, commentando - in un comunicato - le scelte proposte con il redditometro sperimentale, presentato nei giorni scorsi.

«Appare davvero incredibile - continua il ministro Brambilla - la scarsa conoscenza, da parte di coloro che hanno effettuato tale elenco, del ruolo che gli animali domestici hanno da tempo assunto nel nostro paese come nel resto d'Europa, che li porta ad essere considerati quasi al pari di veri e propri componenti dei nuclei familiari da parte della maggioranza dei cittadini.

«Per queste ragioni - prosegue il ministro - ho formalmente esposto all'agenzia delle entrate le mie perplessità unitamente ad un'immediata richiesta di revisione della classificazione proposta nel redditometro sperimentale.

Aggiungo che la cultura della prevenzione dal punto di vista sanitario deve essere promossa a tutti i livelli perché‚ segno di giusta evoluzione culturale che deve caratterizzare un grande paese civile come il nostro. Se consideriamo inoltre che cani e gatti sono spesso i migliori amici di persone anziane e a basso reddito, ci si rende conto della contraddizione in termini e di come costituirebbe una vera cantonata inserire queste persone nell'elenco dei sospetti evasori».

E contro l'idea che il possesso di un cane non possa essere preso ad indicatore di capacita' contributiva, si pronuncia anche la portavoce del Gruppo Parlamentare Diritti degli Animali del Pdl, On Fiorella Ceccacci Rubino.E in un comunicato inviato all'ANMVI dichiara: "Chiedero' al ministro Tremonti di intervenire affinche' l'Agenzia delle Entrate modifichi questo requisito". E' vero che il redditometro e' in fase sperimentale, ma voglio ricordare che molte famiglie fanno enormi sacrifici per mantenere un cane e molto spesso senza avere i mezzi finanziari per poterlo curare, eppure non se ne privano".

Secondo la parlamentare del Pdl quello dell'Agenzia delle Entrate è un "messaggio negativo mandato ad un paese che ha bisogno di ben altro per contrastare l'evasione fiscale e il randagismo che sono due piaghe della stessa mentalita': lo scarso senso civico di una parte del paese".

Per colpire gli evasori - conclude Fiorella Ceccacci Rubino - occorre mettere in campo certamente tutti gli strumenti idonei, ma stando attenti a non creare false realta' danneggiando quanto di positivo e' stato fatto per costruire un rapporto di maggiore responsabilita' nei confronti dei nostri amici a quattro zampe".

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