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ITALIA CAPOFILA

Etichette nutrizionali: Stati divisi, la UE rinvia il regolamento

Etichette nutrizionali: Stati divisi, la UE rinvia il regolamento
La partita sul "Nutriscore" segna un punto decisivo a favore degli Stati Membri oppositori, fra i quali l'Italia. Nessun regolamento in arrivo. La Commissione rinvia la questione.

Per la nuova proposta della Commissione Europea sull'etichetta nutrizionale bisognerà aspettare fino alla primavera 2023 e forse oltre. Fra gli Stati Membri non c'è alcuna possibilità di intesa, soprattutto dopo le divisioni scatenate dal sistema Nutriscore, come emerso ieri all'Europarlamento, nel corso della tavola rotonda organizzata dalla Rappresentanza Permanente dell'Italia presso l'Unione Europea.

La Commissione rinvia- Il progetto di regolamento era atteso per fine anno, ma la situazione è "complessa", ha ammesso Roser Domenech Amado, direttrice a interim 'One Health' della direzione generale salute e consumatori della Commissione europea, secondo quanto riferisce l'Agenzia ANSA. La Commissione dovrebbe proporre un sistema armonizzato di etichettatura "fronte pacco" nel 2023, con l'obiettivo di incoraggiare diete sane e promuovere un funzionamento più fluido del mercato unico.

Inoltre, ha ricordato Amado, "ci si avvia verso la fine della legislatura" e per la Commissione europea "è molto importante presentare una proposta equilibrata", e "non radicale". Per evitare uno scontro all'Europarlamento come quello che si è creato sul Nutri-score, che rischierebbe di bloccare tutto fino a dopo le elezioni del 2024.Non una novità assoluta: in oltre due anni dall'annuncio di una nuova legislazione sulle etichette la Commissione si è sempre ben guardata dall'esprimere pubblicamente preferenza per un sistema o un altro.Il Nutriscore è solo uno dei sistemi" esistenti "ce ne sono diversi, ma questo non vuol dire che il nostro sistema sarà basato sul Nutri-score", ha dichiarato Amado.

Italia capofila dei Paesi contrari- L'Italia è fra i Paesi che più si sono battuti contro il Nutriscore, il sistema che usa a colori dal rosso al verde e una scala A-E per promuovere o bocciare gli alimenti. L'Ambasciatore Stefano Verrecchia ha confermato che l'Italia "rimane impegnata a promuovere un dibattito aperto e basato sulla scienza su come incoraggiare diete sane attraverso un'adeguata informazione ai consumatori. Sosteniamo l’obiettivo di ridurre l'obesità e le malattie non trasmissibili, ma mettiamo in guardia dal rischio che si adottino strumenti normativi che possano creare una artificiale divisione tra alimenti sani e non sani, oltre ad andare incontro con le tradizioni alimentari nazionali".
Ma l'etichetta a colori è apertamente osteggiata da un gruppo di sette capitali guidato da Roma, che da oltre 10 anni (dal 'semaforo' inglese) e con qualsiasi governo si oppone a apporre bollini rossi e verdi sui prodotti alimentari. Il Nutri-score poi non convince Svezia, Danimarca e Lituania, che insieme ai Paesi dello spazio economico europeo Norvegia e Islanda, usano da 30 anni un bollino con il solo colore verde per gli alimenti sani, del quale si dicono molto soddisfatti.

Paesi favorevoli e incerti- Francia, Belgio, Germania e Lussemburgo spingono per il Nutri-score. La Spagna ha più volte dichiarato di volerlo adottare, ma il governo di Madrid è diviso. Anche l'Olanda ha espresso pubblico apprezzamento, ma al momento non lo ha ancora raccomandato. Tutti questi Paesi lavorano insieme a "correttivi" dell'algoritmo che assegna colori e punteggi. Per ora ci ha guadagnato qualche posizione l'olio d'oliva, in modo da convincere gli iberici.

Il Governo di Roma e l'Antitrust nazionale-
  "Posso parlare per il nuovo governo - ha detto Nicola Procaccini (FdI) - quando dico che ci sarà una ferma opposizione a qualunque strumento di classificazione che va a danno dell'agricoltura italiana ed europea". Una posizione di continuità con l'ex Ministro Stefano Patuanelli, da sempre contrario al Nutriscore per le penalizzazioni che avrebbe sulla competitività delle produzioni alimentari italiane. Applicato in Italia da una azienda del settore ittico, il Nutriscore è stato oggetto di un provvedimento dell'Antitrust nazionale come pratica commerciale ingannevole.

La tavola rotonda “Politics meets Nutrition Science” è stata introdotta dalla Vice-Presidente del Parlamento Pina Picierno e dal Vice-Ministro dell'Agricoltura della Repubblica Ceca, attuale Presidenza del Consiglio UE, Jindřich Fialka. La nuova normativa dovrà dare al consumatore "informazioni chiare ma che non siano condizionanti su quello che mangia", ha scandito la vicepresidente dell'Europarlamento Pina Picierno (Pd) esprimendosi contro i sistemi valutativi.

I relatori hanno discusso delle informazioni nutrizionali sugli alimenti e delle caratteristiche che un'etichetta nutrizionale dovrebbe avere per consentire ai consumatori di seguire una dieta sana, varia ed equilibrata. Fra gli interventi quello del prof. Marco Silano, Direttore di Ricerca e Responsabile dell'Unità Alimenti, Nutrizione e Salute dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha presentato i vari schemi di etichettatura nutrizionale volontaria in uso in Europa ed affermato che "lo schema di etichettatura FoP NutrInform Battery è efficace nell'informare accuratamente i consumatori sulla composizione nutrizionale degli alimenti che compongono la dieta quotidiana. NutrInform si basa sulla rappresentazione grafica di una batteria, la cui percentuale di carica riflette il tasso di energia e i nutrienti forniti da una porzione dell’alimento confezionato".

L'Ambasciatore Stefano Verrecchia ha concluso: "L'evento di oggi dimostra che, oltre all’Italia ed agli altri Paesi che sostengono in Consiglio la nostra posizione, anche scienziati di chiara fama, la società civile ed i gruppi politici del Parlamento europeo chiedono alla Commissione europea di valutare attentamente la situazione prima di presentare una proposta. Uno schema armonizzato a livello europeo deve dimostrare reali benefici per la salute dei cittadini europei".