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IL PIANO E LE REAZIONI

EU beating cancer plan, la protesta della filiera delle carni

EU beating cancer plan, la protesta della filiera delle carni
La Commissione europea ha presentato il Piano europeo di lotta contro il cancro. Proteste dalla filiera italiana per le considerazioni sul consumo di carni.

Con il suo Europe's Beating Cancer Plan, presentato questo mese al Parlamento e al Consiglio, la Commissione Europea promuoverà il principio della "salute in tutte le politiche". In vari settori strategici, fra i quali l'agro-alimentare, Bruxelles porterà avanti una serie di azioni di prevenzione del cancro in Europa.

L'alimentazione sana e l'attività fisica rientrano nelle strategie per le quali l'Unione Europea mette a disposizione 4 miliardi, sulla base del dato che- nell'anno della pandemia 1,3 milioni di cittadini europei (dato di fonte UE) hanno perso la battaglia contro il cancro. Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha parlato di una Unione europea della salute in cui i cittadini sono protetti dai "tumori evitabili".

Ma il piano Europe's Beating Cancer Plan  fa discutere la filiera per le considerazioni sulle produzioni alimentari di origine animale e inparticolare sulle carni. Vi si legge  che la Commissione sta riformando le politiche europee di promozione dei prodotti agroalimentari, a favore di produzioni e consumi sostenibili, "in linea con il passaggio a una dieta più vegetale, con meno carne rossa e lavorata e altri alimenti legati al rischio di cancro e più frutta e verdura". La fonte citata dalla Commissione è il rapporto dello IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro - OMS) World Cancer Report: Cancer Research for Cancer Prevention, che comprende un lavoro del 2015 (Evaluation of consumption of red meat and processed meat) che non ha ancora smesso di far discutere per la valutazione del rischio condotta sul  consumo di carni.

Pubblicità dei prodotti alimentari- ll marketing e la pubblicità "sono progettati per influenzare le scelte che i consumatori". In vista della relazione (prevista per il 2022) sulla Direttiva sui Media  (Audiovisual Media Service Directive) la Commissione esaminerà le comunicazioni commerciali su cibi e bevande unhealthy e chiederà agli Stati membri e agli stakeholder l'impegno a ridurre la commercializzazione di questi prodotti e ad incoraggiare le migliori pratiche in materia di nutrizione. Anche incoraggiando la tassazione sui cibi non salutari, oltre a ridurre la presenza di contaminanti cancerogeni negli alimenti

Le reazioni in Italia- Secondo le associazioni di categoria, con una campagna europea diretta a scoraggiare il consumo di carne rossa e insaccati in favore di una dieta basata sui prodotti vegetali, si andrebbe a colpire l’unico settore del Made in Italy che continua a crescere all’estero e che nel 2020 ha fatto segnare il massimo storico di sempre con un valore di 46,1 miliardi e un incremento dell’1,8 per cento, nonostante le limitazioni della pandemia.

"Sono disgustato da queste notizie", dichiara al Giornale.it Gianenrico Spoldi, vice presidente di Coldiretti Cremona. "Non possono metterci in un unico calderone – protesta - e accomunarci ad altri Paesi che non rispettano regole stringenti come le nostre, ad esempio sugli antibiotici e sui farmaci da somministrare agli animali: noi siamo l’unica nazione dove, per capirci, i controlli veterinari dipendono dal ministero della Salute". "E poi – va avanti – dire che la carne è cancerogena tout-court è sbagliato, bisogna vedere in che quantità e come viene mangiata".

Europe's Beating Cancer Plan
(Piano di lotta europeo contro il cancro)