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Riapre l'Europa: viaggiare sicuri anche con cani e gatti

Riapre l'Europa: viaggiare sicuri anche con cani e gatti
Dal 15 giugno l'area Schengen ha riaperto i confini fra i Paesi Europei. Ma non tutti. Accorgimenti utili anche per viaggiare con un pet al seguito.


Il portale Re-Open EU informa i cittadini europei sulla riapertura dei confini dopo l'emergenza COVID-19. I confini nell'area di Schengen sono stati riaperti il 15 giugno, ma non con le stesse regole pre-pandemia. Per proteggere la salute pubblica alcuni Paesi hanno differito la riapertura o precluso la provenienza da alcuni Stati (qui la mappa).
Dove si torna a viaggiare all'insegna della libera circolazione, lo si potrà fare anche con il proprio animale da compagnia. Il consiglio è, più che mai, di pianificare per tempo il viaggio e di verificare le regole d'ingresso del Paese di destinazione.

Regole generali di viaggio nei 28 Paesi UE- La Commissione Europea ha realizzato un portale interattivo che consente ai cittadini dell'Unione di selezionare la destinazione di viaggio e accedere alle informazioni utili a pianificare gli spostamenti. Le informazioni vengono aggiornate frequentemente e rese disponibili in 24 lingue. La selezione delle destinazioni possibili non include più il Regno Unito.

Regole generali di viaggio con gli animali da compagnia- L'emergenza COVID-19 non ha modificato le regole dettate dal Regolamento 576/2013. Resta quindi fermo che gli animali da compagnia - in particolare cani, gatti e furetti- possono viaggiare liberamente all'interno dell'Unione Europea a tre condizioni generali: se sono identificati con microchip, se hanno il certificato sanitario europeo (pet passport), se hanno ricevuto vaccinazioni in corso di validità.

Raccomandazioni specifiche- I preparativi di viaggio possono richiedere tempo, per questo è raccomandato di pianificare per tempo l'emissione del Pet Passport o il suo rinnovo con le profilassi aggiornate. Inoltre, una pagina web della Commissione Europea invita a consultare, per ciascuno Stato Membro, i requisiti di salute applicabili agli animali movimentati nei Paesi dell'Unione. Ad esempio, per viaggiare in Finlandia, Malta, Norvegia e Irlanda sono previste profilassi aggiuntive contro l'Echinococcus multilocularis. Oppure - con riferimento all'antirabbica- possono esserci delle deroghe: l'articolo 7 del Reg 576/2013 prevede infatti che ciascun Paese membro possa autorizzare l'introduzione sul proprio territorio di cuccioli non vaccinati per la rabbia. L'Italia ha scelto di non avvalersi di questa deroga, pertanto non consente  l'introduzione di cani, gatti e furetti anche di età inferiore alle dodici settimane che non siano stati vaccinati contro la rabbia; in Italian non è consentita nemmeno l'introduzione di animali di queste specie vaccinati tra le dodici e le tredici settimane ma senza rispettare la specifica tempistica circa il periodo di validità della vaccinazione antirabbica.

Brexit- Le regole per spostarsi da e verso il Regno Unito cambieranno dal 1 gennaio 2021. Il governo britannico ha aperto una pagina web in costante aggiornamento. Per entrare nel Regno Unito con il proprio pet, sono previste anche regole amministrative, fra cui la dichiarazione che la proprietà dell'animale non sarà trasferita durante il soggiorno.
Nel Regno Unito è inoltre vietata la detenzione di alcune razze di cani: Pit Bull Terrier, Japanese Tosa, Dogo Argentino e Fila Brasileiro. La loro introduzione può comportare il sequestro dell'animale o la sua soppressione.

COVID-19 e animali da compagnia- Non è dimostrato un ruolo nella trasmissione del virus SARS CoV-2 dagli animali domestici all'uomo. Pertanto, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che eventuali restrizioni alla circolazione di pet in relazione all'emergenza in atto non siano giustificate.


Portale Re-Open EU
Pagina di approfondimento della Commissione europea
In viaggio verso l'Italia