"La posizione della FVE e quella dell'OMS vanno in direzioni molto simili, ma la riduzione dell'utilizzo di antimicrobici non è il primo obiettivo della FVE". Rafael Laguens, presidente della Federazione dei Veterinari Europei, ha commentato le linee guida pubblicate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità manifestando "preoccupazione" per un ulteriore restringimento della terapie antimicrobiche che possono essere utilizzate negli animali malati.
Pur apprezzando il riconoscimento del ruolo e delle responsabilità del veterinario nel ricorrere agli antimicrobici di importanza critica quando sono l'unica opzione di trattamento, la FVE si dice preoccupata anche per le raccomandazioni sulle restrizioni all'uso di nuove classi di antimicrobici e di antimicrobici attualmente non utilizzati negli animali alimentari: "anche gli animali hanno urgente necessità di essere curati".
Nel comunicato stampa diffuso ieri alla vigilia della General Assembly, in corso a Bruxelles, la FVE ricorda il proprio sostegno ad una antimicrobial stewardship, una gestione consapevole e responsabile degli antimicrobici. Spiega Laguens: "il nostro obiettivo è la protezione sia degli animali che delle persone contro l'emergere e la diffusione di microrganismi resistenti, preservando nel contempo la disponibilità di antimicrobici efficaci per il trattamento degli animali malati".
La FVE sottolinea inoltre che l'OMS fa riferimento ad uno scenario globale, mentre in Europa molte misure raccomandate dalla Linee Guida, sono già in atto. "In molti paesi europei, e certamente in tutti gli Stati membri dell'UE, la raccomandazione dell'OMS di vietare l'uso degli antibiotici come promotori della crescita è in vigore da più di un decennio". Alla luce di questo e del proprio piano d'azione sull'AMR, l'Unione Europea intende giocare un ruolo leader in fatto di best practice. Anche la raccomandazione dell'OMS per una riduzione globale dell'utilizzo di tutte le classi di antimicrobici di rilevanza medica sugli animali alimentari è già in atto- puntualizza la FVE. Alcuni paesi, continua il comunicato- hanno conseguito riduzioni significative e, di conseguenza, è diminuita la resistenza a determinati antimicrobici.
Per quanto riguarda la raccomandazione dell'OMS di limitare l'uso di antimicrobici per la prevenzione delle malattie, la FVE conclude sottolineando che il loro utilizzo avviene solo su prescrizione del veterinario curante.
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