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INQUINAMENTO E ZOOTECNIA, DEROGA SUI LIMITI DI AZOTO

INQUINAMENTO E ZOOTECNIA, DEROGA SUI LIMITI DI AZOTO
Bruxelles ammette il superamento del limite massimo di azoto di origine organica, fino ad un limite di 250 kg per ettaro. Secondo il Ministro delle Politiche Agricole "la deroga sul limite dei nitrati è certamente un risultato molto importante per la nostra zootecnia". Collaborazione con l'ISPRA per una revisione delle aree vulnerabili.

Bruxelles ammette "il superamento del limite massimo di 170 kg di azoto per ettaro di origine organica, fino ad un limite di 250 kg". Secondo il Ministro delle Politiche Agricole, Saverio Romano, "la deroga approvata (ieri, ndr) sul limite dei nitrati è certamente un risultato molto importante per la nostra zootecnia".

Ieri, il Comitato nitrati della Commissione europea  ha accolto la richiesta di deroga presentata dall'Italia, volta a consentire, a determinate condizioni, il superamento del limite massimo di 170 kg di azoto per ettaro di origine organica, fino ad un limite di 250 kg.

"Questo provvedimento, però da solo, non risolve i problemi delle aziende italiane situate nelle aree sensibili ai nitrati- ha aggiunto il MInistro-  costrette a sostenere esorbitanti costi di smaltimento dei reflui zootecnici".

"Per queste ragioni - ha proseguito Romano - anche a seguito del recente accordo raggiunto in Conferenza Stato Regioni, ci siamo mossi per avviare, in collaborazione con l'ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), una rigorosa analisi scientifica, mirata ad indagare, rispetto alle diverse fonti di inquinamento, la problematica relativa ai nitrati grazie a metodologie scientifiche mai utilizzate prima, propedeutica ad una auspicata revisione delle aree vulnerabili, la cui delimitazione oggi risulta particolarmente penalizzante per il comparto zootecnico".

Secondo stime della Commissione Europea, la maggiore densità degli impianti di allevamento, lo stoccaggio e lo spandimento degli effluenti zootecnici ha determinato la volatilizzazione di grandi quantità di ammoniaca, che si deposita nei suoli e nelle acque circostanti, con valori fino a 50-60 kg di azoto per ettaro/anno nelle regioni ad allevamento intensivo.

La "Direttiva Nitrati" n. 676 del Consiglio (91/676/CEE) è un provvedimento dell'Unione Europea approvato nel 1991, con lo scopo di ridurre e prevenire l'inquinamento delle acque e del suolo causato dai nitrati provenienti da fonti agricole.