• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30856
EDITORIALE DELLA SETTIMANA

Nuove DG al Ministero, il commento di ANMVI

Nuove DG al Ministero, il commento di ANMVI
"Continua a preoccuparci che il riordino possa modificare la storica collocazione della veterinaria e ci preoccupa la spending review".

"Abbiamo già detto che la riorganizzazione del Ministero della Salute, inevitabile e decisa da Palazzo Chigi, dovrà essere attuata prestando molta attenzione alle competenze e alle funzioni. Lo ribadiamo ora, vedendo le attribuzioni delle dodici Direzioni Generali. Gli avvicendamenti sono per noi molto significativi, le materie veterinarie di cui si dovranno occupare lo sono altrettanto. Crediamo che anche con il nuovo assetto, le competenze veterinarie debbano essere considerate come lo sono sempre state storicamente.


E' necessario tenere bene a mente che il Governo della Veterinaria non è solo una faccenda politica, è in larga misura una questione tecnica e scientifica. Funzionari, dirigenti, articolazioni regionali, organismi europei e internazionali sono credibili ed efficaci se hanno la formazione per capire e attuare correttamente le strategie di Ministri e governanti, anche europei. E sono credibili se sono in grado di dialogare con tutti i cosiddetti stakeholder, produttori e consumatori in prima fila, che esigono interlocutori preparati in fatto di igiene e sicurezza degli alimenti. L'Accademia prepara e specializza a questo dei Medici Veterinari, non altri. Per non parlare dell'Europa e di tutte le sedi internazionali dove si decidono le norme e le sorti del nostro export agro-alimentare.

Non deve sfuggire il contributo che la veterinaria dà a questo traguardo economico, attraverso piani e programmi eminentemente veterinari. Chi è in grado di scriverli al di fuori di un veterinario? Chi può comprendere e attuare, se non un medico veterinario, una riforma dei controlli ufficiali veterinari, il processo di modernizzazione dell'ispezione degli alimenti, l'evoluzione della normativa sull'alimentazione degli animali? Gli alimenti sono per la stragrande maggioranza di origine animale e anche i vegetali entrano nel raggio di competenza del nostro settore. Facciamo scuola in Europa nei confronti di altri Servizi veterinari. La veterinaria, unita e determinata, vuole che le Direzioni Generali riconoscano tutto questo. 

Quale visione scaturirebbe se un Dicastero trascurasse la nostra preparazione esclusiva? Quale credibilità potrebbe avere un Governo che non mettesse le competenze al centro della rinnovata Pubblica Amministrazione? Al Ministro Lorenzin è stato detto e ribadito: non avvantaggiarsi della preparazione veterinaria è un errore verso i cittadini prima ancora che verso la nostra professione".

Carlo Scotti, Coordinatore Nazionale ANMVI

Organigramma del Ministero della Salute