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DATI DI EBIPRO

Cig in deroga, l'hanno chiesta 41 studi veterinari

Cig in deroga, l'hanno chiesta 41 studi veterinari
La Cassa integrazione in deroga ha sostenuto, con numeri da boom,  il lavoro dipendente dei liberi professionisti che applicano il CCNL di Confprofessioni.


Il numero degli studi professionali che hanno chiesto la CIG (Cassa integrazione) in deroga è pari a 12.295 realtà, in favore di complessivi 40.905 dipendenti.  Questi i valori totali dell'ammortizzatore sociale riconosciuto alle professioni che applicano il Contratto Collettivo di Lavoro del comparto.  Le cinque regioni dove il lavoro dipendente è stato maggiormente assistito dalla Cig sono nell'ordine: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana.

I numeri sono pubblicati dal Sole 24 Ore su dati di Ebipro, l'ente bilaterale degli studi professionali collegato al CCNL di comparto. Il sostegno al reddito è pari a 250 euro una tantum erogati al dipendente attraverso il datore di lavoro, via INPS.

La cassa integrazione è stata richiesta da 41 datori di lavoro veterinari, per un valore pari a 18.000 euro, in favore di 72 dipendenti beneficiari. Numeri, fra i più bassi, rispetto ai 7.978 studi professionali di medici e dentisti che ne hanno usufruito di più, per un valore di 3,2 milioni di euro, in favore di 13.153 beneficiari. Seguono a ruota Avvocati, Commercialisti e Notai (rispettivamente 3.722, 6.277 e 4.913 beneficiari).

Numeri "eccezionali" rispetto all'anno scorso per tutte le categorie, comprese quelle considerate più solide come appunto i dentisti. Il totale dei dipendenti degli studi professionali è pari a 220mila, di cui 40.905 hanno beneficiato del sostegno.  Il meccanismo- spiega il Sole- funziona su richiesta del datore di lavoro all'INPS in favore del proprio dipendente. Di solito il datore di lavoro anticipa in busta paga il bonus, ma quest'anno sono stati numerosi gli studi che hanno chiesto l'erogazione del denaro prima di procedere con il versamento in busta paga. Le pratiche di versamento ai dipendenti si completeranno entro l'anno.

I lavoratori degli studi professionali, in quanto assunti con un contratto collettivo nazionale di lavoro, hanno diritto alle garanzie riservate dal diritto del lavoro a tutti i dipendenti. Si tratta di un ammortizzatore sociale, recentemente esteso ai dipendenti dei liberi professionisti e ribadito- in tutta la sua forza giuridica dal Consiglio di Stato- dopo una fase di interpretazione giuslavoristica  non favorevole a questo peculiare comparto.

Il Decreto Cura Italia ha esteso la Cig in deroga a tutti gli studi professionali anche a quelli con meno di 5 dipendenti, in ragione della crisi da Covid-19. Anche questo spiega il boom 2020 della CIG, che però- evidenzia Leonardo Pancrazio, Presidente di Ebipro - non è legato a nuove assunzioni, ma a nuove adesioni al sistema della bilaterialità. "Lo strumento di sostegno al reddito- dichiara- ha avuto questi numeri proprio in ragione della particolare situazioni di crisi che sta vivendo il nostro settore".