• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30856
LETTERA A INVITALIA

Rimborso dei DPI, un errore nel bando esclude i llpp

Rimborso dei DPI, un errore nel bando esclude i llpp
La scelta di condizionare l'accesso ai rimborsi al requisito dell' iscrizione alla Camera di Commercio "è illogica e illegittima".


C'è un errore nel bando di accesso al rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Lo fa notare Confprofessioni in una lettera a Invitalia  con la quale il Presidente Gaetano Stella chiede di correggere il requisito dell’iscrizione al Registro delle Imprese. Questo requisito "impedisce ai liberi professionisti l’accesso al bando"- fa notare il Stella- trattandosi di un requisito essendo tipico delle attività produttive d'impresa e non delle attività professionali ordinistiche.

Si va quindi restringendo "in modo discriminatorio la platea dei beneficiari"- fa notare Confprofessioni, una discriminazione "illogica , perché gli studi professionali di tutte le dimensioni hanno affrontato in questi difficili mesi problemi e difficoltà certamente non inferiori a quelli attraversati da altre realtà produttive, dovendo far fronte a lla messa in sicurezza del personale e de i clienti". Fra queste, Confprofessioni cita le professioni sanitarie dei medici, dei dentisti e dei medici veterinari, " che hanno diligentemente espletato servizi".

Non consentire l'accesso ai rimborsi ai liberi professionisti è anche "illegittimo", perchè la Commissione europea (Raccomandazione n. 2003/361/CE) estende la nozione di «impresa» alle attività professionali, come del resto è stato corettamente recepito dal Governo nel varo delle norme sui prestiti garantiti.
Non da ultimo, il vigente DPCM 26 aprile 2020 ha esteso il Protocollo di sicurezza anche agli ambienti di lavoro professionali, senza considerare- fa notare Stella - che i bandi provengono da un ente, l’INAIL che applica i propri interventi anche agli studi professionali.

Il Decreto Cura Italia ha previsto dei contributi economici a sostegno delle misure di sicurezza sanitaria dovute all'emergenza sanitaria. L'articolo 43, comma 1 del Decreto assegna all'INAIL il compito di trasferire a Invitalia 50milioni di euro. Si tratta di uno stanziamento da erogare alle imprese per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale. Ciononostante, il bando per l'accesso ai fondi respinge le domande dei professionisti che non sono registrati alla Camera di Commercio.
Invitalia è l'Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell'Economia.