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PAC E CERTIFICAZIONI

Valutatori SQNBA, Blasi (Masaf): "abbiamo concordato un percorso"

Valutatori SQNBA, Blasi (Masaf): "abbiamo concordato un percorso"
Per superare il contenzioso sulle valutazioni SQNBA, "abbiamo concordato un percorso". L'ha detto questa mattina il Capo Dipartimento DIPACSR del Masaf al convegno degli Agronomi.
"Dalla Vision si passerà alle proposte. E gli equilibri da considerare saranno tanti". Il Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, Giuseppe Blasi, ha aggiornato questa mattina la platea del convegno "La Visione Europea per l’agricoltura e l’alimentazione post 2027" sugli sviluppi delle politiche agricole europee. Il convegno è stato organizzato da FIDAF (Federazione italiana dottori in agraria e forestali) e CONAF (Consiglio Ordine Nazionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali), con il supporto di ConfProfessioni.

No al Fondo Unico e più soldi alla PAC- La Commissione europea sta definendo il bilancio 2026, si tratta di capire quale quota di risorse sarà destinata al finanziamento della Politica Agricola Comune (Pac). Una partita complessa, alla luce di grandi questioni come i dazi commerciali e del pagamento del debito PNRR. Ci sono "storture"- ha spiegato Blasi.  Una riguarda la questione del fondo unico agricolo, che vede l'Italia in posizione nettamente contraria. Il Capo Dipartimento ha ricordato che, due giorni fa, se ne è parlato al Comitato interministeriale per gli Affari Europei (CIAE) presieduto da Tommaso Foti. La posizione dell'Italia dice "no al fondo unico e chiede più soldi alla PAC". Pur essendo appoggiata da altri Paesi, sarà di complessa negoziazione. Intanto, il rapporto tra quanto l'Italia dà in contribuzione  (13%) e quanto ottiene in ritorno (10,5%) è sfavorevole, ha spiegato Blasi, auspicando che la DGAgri appoggi la posizione del "no".
Quanto alle maggiori risorse da destinare alla PAC, obiettivo ultimo della partita italiana, secondo Blasi bisognerebbe anche "superare il tabù del co-finanziamento". Il Governo italiano ha una propria visione sull'agricoltura nazionale e sul rilancio delle aree rurali svantaggiate, ma "bisognerà vedere la disponibilità di bilancio della UE".

Contenzioso SQNBA- Nell'imminenza di un incontro con gli Assessorati regionali e con la Salute, Blasi, in procinto di lasciare il convegno, ha accennato al contenzioso in atto sull'accesso al ruolo di valutatore nel Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale. "Abbiamo concordato un percorso" ha riferito, ringraziando il Presidente del Consiglio degli Agronomi e Forestali (Conaf) Mauro Uniformi, "per non avere fatto ricorso". La direzione intrapresa è quella di "un percorso condiviso che porti a una valorizzazione, in fase di controllo dei requisiti di certificazione, perchè non c'è nessun motivo per non riconoscere questo ruolo".  Puntualizzando:  "Non nella fase del Veterinario Aziendale".

Con SQNBA: stop all'eccesso di certificazioni- La Vision si occupa anche di pratiche sleali, nelle quali la Commissione Europea annovera anche l'eccessica proliferazione di schemi di certificazione. In Italia, "con il Sistema SQNBA ci siamo portati avanti-  ha detto Blasi- sperando di avere fatto da apripista anche per un rilancio del settore zootecnico". L'adozione di standard univoci, attraverso i disciplinari di certificazione, contribuisce ad azzerare difformità di requisiti e di claim, spesso autoreferenziali e non verificati. 

Semplificazioni e complicazioni italiane- Sull'eccesso burocratico della PAC stigmatizzato dalla platea, il Capo Dipartimento Blasi ha puntato il dito sul livello nazionale: "Siamo molto bravi a sommare complicazioni". L'esempio è la condizionalità, "già complessa di suo, però la declinazione degli impegni alle regioni contribuisce ad aggiungere pratiche, incomprensibili per gli agricoltori, ma necessarie a dimostrare alla UE i motivi delle varie scelte regionali". Sui pagamenti, "la PAC è talmente spezzettata che i beneficiari non capiscono a cosa sia riferito un pagamento. Se questa PAC doveva portare trasparenza, non ci siamo arrivati"- ha affermato Blasi, che rincara: troppi doppioni. Ci sono duplicazioni anche negli impegni sulla sostenibilità ambientale, con sovrapposizioni degli stessi impegni.

Pascolamento: controlli entro il 30 settembre- Fra gli aggiornamenti riguardanti l'Ecoschema 1, Blasi ha riferito di indirizzi per lo svolgimento dei controlli sul pascolamento entro il 30 settembre, per non incorrere in ostacoli climatici che in altura potrebbero presentarsi già dal mese di ottobre.

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