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LEGGE DI BILANCIO

Veterinari Pubblici: manovra deludente, chieste azioni correttive

Veterinari Pubblici: manovra deludente, chieste azioni correttive
In audizione sulla Legge di Bilancio, FVM parla di "testo inadeguato ai bisogni del Paese". Il SIVeMP chiede di tutelare e di valorizzare i Veterinari.

La necessità di rendere e mantenere attrattivo il SSN anche per i medici veterinari "impone di tener conto che tali professionisti devono essere opportunamente tutelati in primo luogo sotto i profili giuridico, economico e della sicurezza personale". Lo sostiene il SIVeMP in audizione oggi (video) sulla Legge di bilancio 2025 davanti alle Commissioni bilancio di Camera e Senato riunite. Il SIVeMP, per voce del Vice Segretario Pierluigi Ugolini. ritiene debbano essere attuate "azioni correttive, alcune delle quali sono già abbozzate nella Legge di bilancio in discussione, mentre altre potrebbero sicuramente trovarvi posto anche a saldi invariati". 


In mattinata si è svolta anche l’audizione (video) del Presidente della Federazione Veterinari e Medici, Aldo Grasselli. Nel suo intervento, ha parlato di un testo "gravemente deludente e inadeguato ai bisogni del paese con riferimento alla sanità e in particolare alla sanità pubblica. Tra i problemi affrontati da Grasselli, che richiedono interventi migliorativi: il finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale, la carenza di personale e condizioni di lavoro, la Formazione specialistica del personale medico e sanitario,gli aumenti stipendiali del personale sanitario e l’aumento della Indennità di specificità medica, veterinaria e sanitaria.


Formazione specialistica dei medici veterinari- Il SIVeMP ha ribadito la richiesta di ttivare borse di studio per i medici veterinari. Inserire nel SSN personale disponibile a progressivi carichi di lavoro e responsabilità che, attraverso un nuovo modello di rapporto di formazione/lavoro consentirebbe a tutti i futuri professionisti della dirigenza medico veterinaria e sanitaria di acquisire competenze operative in campo dando un sostanziale contributo alle attività istituzionali delle ASL e conseguentemente delle Regioni. Il Sindacato propone "un nuovo modello di formazione specialistica" che si avvalga non solo della formazione sul campo presso le Aziende sanitarie,  ma anche della funzione formativa specifica che la legge assegna agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.

Sicurezza degli operatori sanitari e prevenzione di fenomeni di aggressione e di intimidazioni- Specie per i professionisti sanitari che operano sul territorio e
soprattutto quando svolgono attività di controllo ufficiale, il Sindacato ritiene che debba essere garantita la possibilità di lavorare in team, come del resto previsto dalle norme vigenti anche in materia di anticorruzione. "Una possibilità tuttavia attualmente ostacolata se non del tutto vanificata dalla carenza di organici"- si legge nella memoria depositata in Parlamento.  La proposta è di incrementare gli organici accordando ai medici veterinari specialisti ambulatoriali la possibilità di transitare, a determinate condizioni, nei ruoli della dirigenza.

Tutela delle produzioni e delle eccellenze in materia agroalimentare- Garantire controlli e strategie efficaci non è un costo ma "un investimento per la nostra economia".
E' necessaria sia "una sostituzione tempestiva del cospicuo numero di veterinari pubblici che nei prossimi anni andranno in quiescenza sia l’arruolamento di forze nuove e adeguatamente formate sul campo". Per il Sindacato,  il trasferimento di competenze richiede "un periodo di affiancamento con i veterinari attualmente in forza negli organici del SSN". Necessario anche superare "i limiti del regionalismo".  L'esortazione è di "potenziare i nodi regionali", per garantire "un effettivo coordinamento nazionale delle politiche sanitarie, in modo tale che siano evitati condizionamenti legati a un regionalismo in questo caso controproducente".

Valorizzazione del lavoro degli operatori sanitari- La previsione di incremento dell’indennità di specificità dirigenza medica e veterinaria e dell’indennità di specificità dirigenza sanitaria non medica "esprime l’intenzione del Governo di valorizzare le caratteristiche peculiari e specifiche della dirigenza dipendente dalle aziende e dagli enti del Servizio sanitario nazionale nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale dell’Area Sanità, ma - conclude il Sindacato- gli importi stanziati per l’anno 2025 sono a nostro avviso insufficienti".

Il testo integrale della memoria depositata da FVM
Il testo integrale della memoria depositata dal SIVeMP