L’allerta sanitaria per la Peste Equina "è elevata". Il Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Esotiche ha predisposto un opuscolo informativo.
Per scongiurare una possibile introduzione della Peste Equina in Italia, il Cesme (Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Esotiche degli Animali) - si propone di sensibilizzare gli allevatori, cavalieri e tutte le persone a vario titolo coinvolte nella gestione dei cavalli. In un opuscolo divulgato dalla Federazione Italiana Sport Equestre e realizzato in collaborazione con il Dipartimento Veterinario FISE, il Cesme avverte che "in questo momento l’allerta sanitaria per la peste equina è elevata".
La peste equina è una malattia infettiva altamente diffusiva, che richiede azioni di prevenzione e di sorveglianza da parte di tutte le figure professionali. Ai sensi del Regolamento (UE) 2016/429 e del Regolamento di Esecuzione (UE) 2018/1882, la peste equina è catalogata A, D ed E. Ciò comporterebbe, se rilevata in Italia, l’adozione immediata di misure di eradicazione quali la quarantena, la lotta ai vettori e la vaccinazione di tutti gli animali.
I presidi immunizzanti attualmente consistono in vaccini vivi attenuati prodotti e distribuiti in Africa (Onderstepoort), ma non autorizzati in Europa, oppure i vaccini inattivati.
Attualmente non esiste una terapia farmacologica in grado di curare la PE, essendo disponibile solo un trattamento sintomatico della malattia.
L'opuscolo del Cesme spiega come si riconosce la Peste Equina e cosa fare in caso di sospetto.
Pieghevole Peste Equina IZS 2023.pdf1.07 MB
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