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I PRODUTTORI

H5N1, Unaitalia: prevenzione anche con la vaccinazione

H5N1, Unaitalia: prevenzione anche con la vaccinazione
"Manteniamo alta l’allerta, ma in Italia non c'è nessun focolaio. Stretta collaborazione con le autorità per ridurre i rischi".Così i produttori di Unaitalia.

“Non registriamo focolai di aviaria negli allevamenti italiani dallo scorso anno”, dichiara la direttrice di Unaitalia Lara Sanfrancesco, “ma c’è comunque una allerta alta. Alla luce dell’alta circolazione riscontrata nelle specie selvatiche, Unaitalia sta ponendo la massima attenzione al tema ed il mondo produttivo collabora in maniera attiva e continua con le autorità per ridurre i rischi di focolai”.

Secondo i dati epidemiologici del Centro di referenza nazionale ed europeo per l’influenza aviaria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) sono in aumento i casi di influenza aviaria (H5N1) tra gli uccelli selvatici ma nessun caso è stato registrato negli allevamenti avicoli.
Il Ministero della Salute ha diramato una nota, indirizzata a tutti i servizi veterinari regionali e agli Istituti Zooprofilattici italiani, in cui ha manifestato la necessità di rafforzare la sorveglianza dei volatili selvatici e l’applicazione delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli.

“Siamo costantemente in contatto con le autorità competenti – dalle ASL alle autorità regionali, al Ministero della Salute – e continuiamo a tenere alte le misure di biosicurezza e il sistema di monitoraggio, seguendo tutte le indicazioni ministeriali in merito, per evitare che il virus proveniente da animali selvatici entri negli allevamenti. Non a caso ad oggi sono ancora attivi i campionamenti in allevamento e altre misure nelle zone a più alto rischio- prosegue la direttrice di Unaitalia.

“Vista la diffusione ampia, davanti a uno scenario così complesso, è necessario trovare ulteriori misure oltre a quelle in atto, già rilevanti e settate, come la vaccinazione che deve diventare un ulteriore strumento di prevenzione da affiancare a quelli attuali. In Italia è in corso un trial sui tacchini, altri sono in atto in altri Paesi per altre specie. Confidiamo in un approccio globale e strumenti armonizzati”- conclude Sanfrancesco.

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