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INFLUENZA AVIARIA

H5N1, persistenza di casi nei selvatici nel Nord Italia

H5N1, persistenza di casi nei selvatici nel Nord Italia
Emanato un nuovo dispositivo dirigenziale per il controllo dell’influenza aviaria ad alta patogenicità. HPAI nei selvatici e nel pollame nella UE. Persiste l'accertamento di casi nei selvatici nel Nord Italia.

Nel mese di gennaio 2023 sono stati rilevati numerosi casi di Influenza aviaria ad alta patogenicità in diversi paesi dell’Unione europea sia in uccelli selvatici che nel pollame. In Italia, in alcune regioni del Nord, persiste,  l’accertamento di casi di Influenza aviaria in uccelli selvatici. A fronte dell'evoluzione dello scenario epidemiologico, l'Unità di Crisi Centrale dell’Influenza Aviaria - riunitasi il 26 gennaio scorso- ritiene necessario mantenere  misure finalizzate alla riduzione del rischio di diffusione dell’Influenza aviaria nelle zone A e B delle regioni Lombardia e Veneto, con particolare riguardo all’accasamento dei tacchini da carne secondo aree omogenee.

Il Dispositivo Dirigenziale diramato oggi dal Ministero della Salute presuppone come "necessari" alcuni interventi, in particolare i seguenti:
- adottare misure preventive atte a ridurre i rischi di esposizione e diffusione ai volatili allevati dei virus aviari trasmessi da uccelli selvatici in particolare nelle zone A e B dell’accordo Stato Regioni.
- mantenere misure di controllo per le movimentazioni di pollame da macello e da vita in tutte le Zone A e B di cui all’accordo Stato Regioni;
- proseguire con un monitoraggio negli allevamenti di pollame nelle zone A e B delle Regioni Lombardia e Veneto e Emilia Romagna al fine di mantenere l’attività di early warning e consentire la rapida adozione di misure di controllo ed eradicazione;
- effettuare un monitoraggio intensificato negli allevamenti appartenenti alla categoria degli svezzatori presenti nelle regioni ad alto rischio di cui al Decreto del Ministero della Salute 14 marzo 2018

I più recenti report di EFSA evidenziano il rischio di endemizzazione dei virus dell’Influenza aviaria ad alta patogenicità negli uccelli selvatici europei ed estendono il periodo di rischio sanitario per il pollame, la fauna selvatica e l’uomo all’intero anno con particolare riguardo ai mesi autunnali e invernali.

Il nuovo dispositivo è direttamente applicabile e resta in vigore fino al 31 marzo prossimo.

pdfDISPOSITIVO_HPAI_FINO_AL_31_MARZO_2023.pdf574.79 KB