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MINISTERO DELLA SALUTE

Animali restituiti dopo il lockdown: dati in lieve calo

Animali restituiti dopo il lockdown: dati in lieve calo
Nuovi ingressi in calo, soprattutto nei rifugi. Nel 2021 il fenomeno delle restituzioni post-lockdown è stato meno evidente. Ma continua a preoccupare.


Nel 2021 sono stati 72.115 gli ingressi di cani nei canili sanitari e 29.194 gli ingressi nei rifugi. I dati sono del Ministero della Salute che pubblica la campagna anti-abbandono in collaborazione con la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI). Numeri "leggermente in calo rispetto agli anni precedenti"- spiega una nota del Ministero, che tuttavia registra "il triste fenomeno della “restituzione” nei canili di molti animali, da parte di famiglie che li hanno adottati durante il lockdown e che poi, finita l’emergenza Covid, li hanno restituiti".

E’ necessario, pertanto, mantenere alto il livello di attenzione, sensibilizzando la popolazione generale ed, in particolare, sia coloro che già possiedono un animale e sia coloro che intendono adottarne uno, per favorire l’adozione come gesto consapevole e responsabile.

Confronto con il 2020- Nel primo anno dell'emergenza Covid-19, il 2020, caratterizzato dalle restrizioni più severe alla mobilità e dal lockdown, gli ingressi nei canili sanitari sono stati 76.192 sanitari (4.077 in più che nel 2011. Gli ingressi nei canili rifugio sono stati 42.665 (13.471 in più che nel 2021). Di questi, sempre nell'anno dell'emergenza, 42.360 animali sono stati adottati.

Adozioni +15% durante l'emergenza Covid- L’anno 2020, caratterizzato dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria COVID-19, ha fatto registrare un forte incremento delle adozioni di animali domestici. Il Ministero della Salute stima addirittura un incremento delle adozioni pari al 15% rispetto all’anno precedente.  Ma poi le difficoltà economiche dovute alla crisi sanitaria hanno determinato un conseguente aumento di cessioni di animali domestici, per l’impossibilità di mantenerli e di gestirli.

Incidenti e costi- Per il Ministero della Salute è importante sottolineare che gli animali vaganti sul territorio possono essere causa di incidenti stradali e di degrado ambientale sia nel contesto urbano sia nelle campagne. Il fenomeno degli animali senza proprietario ha contraccolpi di spesa pubblica e privata, comportando "notevoli costi di gestione".

La campagna è veicolata tramite il sito della FNOVI NelleSueZampe.it.