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DIVIETO DI ALLEVAMENTO

Animali da pelliccia: a chi andranno gli indennizzi

Animali da pelliccia: a chi andranno gli indennizzi
E' in corso la stesura del decreto che risarcirà gli allevamenti di visoni, volpi, cani procione, cincillà, dopo il divieto introdotto dalla Legge di Bilancio.
Il Sottosegretario al Mipaaf, Gian Marco Centinaio, ha risposto all'interrogazione posta dall'onorevole Guglielmo Golinelli (Lega) sui tempi di adozione del decreto ministeriale in materia di indennizzo a favore degli allevatori degli animali da pelliccia. L'interrogazione chiede di procedere "con la massima sollecitudine alla adozione del decreto attuativo" sia "per ragioni economico-sociali, perché fungerà da risarcimento agli allevatori, sia per motivazioni igienico-sanitarie, in relazione alla gestione e alla relativa dismissione degli animali vivi". 

Di fronte alla XIII Commissione Agricoltura della Camera, il Sottosegretario ha chiarito che il Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole e Forestali) di concerto con il Ministero della Salute e il MITE (Ministero della Transizione Ecologica) stanno lavorando alla redazione del Decreto che individua le modalità di erogazione degli indennizzi previsti dalla Legge di Bilancio 2022. Il termine massimo di deroga per la detenzione degli animali da pelliccia vivi è posto al 30 giugno.

Il sottosegretario Centinaio ha spiegato che saranno coinvolti dagli indennizzi gli allevamenti di visoni (Mustela viso o Neovison vison), volpi (Vulpes vulpes, Vulpes Lagopus o Alopex Lagopus), cani procione (Nyctereutes procyonoides), cincillà (Chinchilla laniger) e di qualsiasi specie di animali da pelliccia. Il decreto definirà i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse economiche e che le risorse saranno investite per indennizzare:

- sia gli allevamenti autorizzati alla detenzione gli animali per il periodo necessario alla dismissione di ogni attività e comunque non oltre il 30 giugno 2022;
- sia per quelle strutture di allevamento che, alla data di entrata in vigore della legge di Bilancio dispongono ancora di un codice di attività, anche se non detengono animali;

Infine, sono in fase di determinazione gli indennizzi economici a favore di strutture autorizzate, differenti dagli allevamenti, per la detenzione dei suddetti animali da pelliccia, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2022. Secondo l'On Golinelli e i co-firmatari dell'interrogazione, il fondo da 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, "non è sufficiente".

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