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L'INDAGINE

Pets: "membri della famiglia" per il 96% dei proprietari

Pets: "membri della famiglia" per il 96% dei proprietari
La XV edizione del Rapporto Assalco-Zoomark fotografa la rilevanza degli animali da compagnia  e fornisce un approfondimento sul mercato del petfood e del petcare relativamente al 2021.


Il XV Rapporto Assalco – Zoomark evidenzia come gli ultimi quindici anni abbiano definito con maggior precisione il ruolo degli animali da compagnia nella nostra società e nelle nostre famiglie.
“In questi quindici anni, ovvero da quando viene pubblicato il Rapporto Assalco-Zoomark, è cambiato il rapporto con gli animali da compagnia. Gli italiani sono più consapevoli dei benefici della convivenza con i pet, sia nella dimensione familiare sia in quella pubblica, dove, sempre più, ne viene apprezzato l’impiego in attività terapeutiche o socialmente utili”
, ha commentato Gianmarco Ferrari, Presidente di Assalco. “La pandemia ha ulteriormente alimentato il processo che vedevamo in atto da tempo e oggi possiamo dire che gli animali d’affezione sono a tutti gli effetti membri della famiglia e della nostra società. È cresciuta di conseguenza la sensibilità delle istituzioni, con un percorso culminato all’inizio di quest’anno con l’inserimento della tutela degli animali tra i principi fondamentali della Costituzione italiana”.

I numeri- La presenza di animali d’affezione nelle case italiane è aumentata nel tempo, in particolare quella di gatti e cani. Nel 2021 Euromonitor ha stimato la presenza di 64,7 milioni di pet in Italia, di cui quasi 30 milioni di pesci, poco meno di 13 milioni di uccelli ornamentali, da oltre 10 milioni di gatti, 8,7 milioni di cani, poco più di 3 milioni tra piccoli mammiferi e rettili.

Membri della famiglia per il 96% dei proprietari
- Il Rapporto contiene  anche una ricerca realizzata con il contributo di BVA-DOXA che osserva e descrive l'evoluzione avvenuta negli ultimi 15 anni nel rapporto tra uomo e animale da compagnia.Secondo l’indagine condotta da BVA-DOXA su un campione rappresentativo della popolazione italiana , rispetto al passato oggi gli animali d’affezione sono maggiormente considerati come membri delle famiglie in cui vivono (lo afferma il 96% degli intervistati), vengono nutriti e curati meglio (90%), sono più accettati nei luoghi pubblici (83%) e hanno più spazio sui mezzi d’informazione (80%).

Si fa tutto insieme a loro
- L’85% dei proprietari afferma che, rispetto ad alcuni anni fa, oggi i pet partecipano a tutto quello che accade in famiglia, l’83% dedica loro più tempo e il 77% permette il libero accesso a tutti gli spazi della casa. Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione per l’alimentazione, ritenuta fondamentale per il benessere degli animali ma anche un modo per coccolarli e ricambiare il loro affetto.

Il possesso è più responsabile-
La ricerca di BVA-DOXA rileva comportamenti equilibrati da parte della larga maggioranza dei proprietari, soprattutto grazie alla loro maggiore consapevolezza ed educazione alla proprietà responsabile. Rispetto al passato, anche a causa della pandemia e del maggior tempo trascorso in casa con i pet, l’80% dichiara di acquistare più prodotti per l’igiene e la pulizia e il 69% concede ogni tanto dei regali al proprio animale d’affezione (snack, giochi o abbigliamento). Il 64% usa più servizi, ad esempio ricorrendo più spesso al toelettatore, ma soltanto l’11% si dichiara “molto d’accordo” con l’affermazione di scegliere più spesso servizi di lusso per il proprio pet.
Nel corso di questi 15 anni si può parlare di un possesso sempre più responsabile da parte dei proprietari, che si traduce anche in una crescente consapevolezza per quanto riguarda la loro nutrizione. L’87% dei proprietari è più consapevole dei bisogni nutrizionali dei pet e non improvvisa diete fai-da-te, l’88% sceglie prodotti in linea con le esigenze specifiche del proprio animale e il 73% ha smesso di dare al pet gli avanzi della tavola.

Il punto di vista di chi non ha un pet-
Quasi la metà (48%) di chi non ha pet dichiara l’intenzione di prenderne almeno uno in futuro. Le motivazioni di chi non intende farlo riguardano principalmente la mancanza di spazi adeguati e del tempo necessario a prendersene cura, oltre alla difficoltà di affidarlo a qualcuno quando si è lontani da casa.

Rapporto Assalco - Zoomark 2022
Pet in Italia: 15 anni di cambiamenti in famiglia e in società
In collaborazione con ANMVI


pdfINFOGRAFICA_PET_NEL_SOCIALE.pdf3.23 MB

pdfINFOGRAFICA_MERCATO_DEL_PET.pdf3.26 MB