Salute umana e animale: è una sola per l'85% degli italiani

Dopo un anno e mezzo di emergenza sanitaria, l'85% si dichiara certo che la salute dell'uomo è legata a filo doppio a quella degli animali.


La crescente simbiosi tra uomo e animali è stata uno dei fattori scatenanti della pandemia da Covid-19, ma 8 italiani su 10 non hanno mai sentito il termine "zoonosi" e il 56% non saprebbe darne una definizione. Lo rivela il sondaggio condotto da SWG, presentato oggi nel corso di un webinar promosso da Federchimica AISA, l'Associazione Nazionale Imprese Salute Animale. Secondo l'indagine, presentata da Riccardo Grassi, il concetto "One Health" è addirittura sconosciuto a più dell'80% degli intervistati. Eppure, nonostante la scarsa conoscenza dei termini, l’85% degli italiani è d’accordo sul fatto che la salute umana, la salute animale e quella dell’ecosistema sono interconnesse. Per l’80% degli intervistati il rischio di nuove pandemia sarà molto alto anche nei prossimi anni.

Concause e rimedi- Per il 42% degli intervistati, sul diffondersi della pandemia hanno pesato  uno scarso controllo sanitario sugli allevamenti e una sempre maggiore commistione tra animali e uomo.  Il 92% concorda sul bisogno di investire nella riduzione dell’inquinamento, così come nel mettere in atto pratiche significative per il miglioramento della qualità di vita degli animali allevati (92%); alte anche le percentuali di chi ritiene fondamentale intervenire a tutela della biodiversità (91%) e infine sulla necessità di migliorare la capacità di cura degli animali, da allevamento e domestici, sviluppando nuovi medicinali veterinari (88%).
- oltre il 60% degli italiani dichiara che per tutelare la salute dell’uomo dev'essere in buona salute anche l’ambiente
- per il 72% la tutela dell’ambiente e della biodiversità (68%) sono fattori chiave di una partita ormai non più rinviabile.
- il 67% degli intervistati considera urgente la lotta ai cambiamenti climatici
- per il 62% degli italiani la salute degli italiani ha una importanza da “molto” a “fondamentale” per assicurare anche all’uomo una vita in salute.

Per Arianna Bolla, Presidente di AISA, il concetto di One Health "non può realizzarsi senza crescenti e continui investimenti in ricerca e innovazione, da cui la richiesta che la medicina veterinaria sia parte a pieno titolo del piano di resilienza istituzionale. Una Sola Salute presuppone anche una collaborazione e un dialogo trasparente e aperto tra istituzione pubblica e interesse privato".

Secondo Bolla, "la sfida maggiore è quella di riconquistare la fiducia dei cittadini. A mio avviso, una maggiore trasparenza, un più proficuo confronto e una informazione consapevole e responsabile, sono tutti aspetti oggi più che mai prioritari e chiave per intraprendere percorsi coerenti e sostenibili”- conclude.

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