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IDENTIFICATA DALL'IZSAM

Variante inglese, D'Alterio: primo passo per altre ricerche

Variante inglese, D'Alterio: primo passo per altre ricerche
La “variante inglese” di Covid-19, identificata in un paziente di Chieti, è stata sequenziata dall'Istituto Zooprofilattico Abruzzo e Molise.

Si deve all'IZSAM il sequenziamento del genoma del virus SARS CoV-2, nella cosidetta variante inglese. L'Istituto ha utilizzato metodiche di nuova generazione nel  corso delle attività di diagnosi e caratterizzazione genomica dei ceppi SARS-CoV-2 circolanti nella Regione Abruzzo.

L’Istituto ha informato le autorità regionali, spiegando la portata dell'evidenza scientifica: “Il passo successivo dei nostri ricercatori è chiarire le caratteristiche ‘biologiche’ di questa variante su modelli sperimentali in vitro”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’Istituto Nicola D’Alterio, confermando che “la cosiddetta ‘variante inglese’ non desta particolari problemi sull’efficacia del vaccino".

Il Direttore D'Alterio ha offerto la disponibilità dell'Istituto a collaborare con l’Unità di crisi della Regione Abruzzo  anche nella nuova fase della vaccinazione avviata formalmente il 27 dicembre scorso.

La “variante inglese” è caratterizzata da una combinazione di delezioni (assenza di piccoli pezzi di genoma virale) e di mutazioni nella proteina S (degli spikes) che la rendono unica all’interno del panorama delle tante varianti che circolano nel mondo in questo momento.

L’IZS dell’Abruzzo e del Molise è in grado di identificare le varianti che circolano nel territorio abruzzese grazie a metodiche di sequenziamento di nuova generazione (Next Generation Sequencing), una tecnologia- spiega una nota dell'IZSAM- che  consente di monitorare in tempo reale le caratteristiche genetiche dei virus e di recuperare importanti informazioni epidemiologiche sull’infezione.

L’evidenza di queste mutazioni "è un fenomeno assolutamente normale"- prosegue la nota-  che si osserva durante la circolazione in una popolazione sensibile di un virus come il SARS-CoV-2".

Le sequenze genomiche sono state rese immediatamente disponibili per la comunità scientifica sui database internazionali.

Foto IZSAM, Laboratori di virologia