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I SINDACATI AL MINISTRO SPERANZA

Dirigenza MinSal "lasciata sola durante l'emergenza"

Dirigenza MinSal "lasciata sola durante l'emergenza"
La dirigenza sanitaria che ha supportato il Ministero della salute, soprattutto presso porti, aeroporti e confini, "non è stata resa né visibile né riconoscibile".

Con una lettera aperta al Ministro della Salute Roberto Speranza i Sindacati ANMI-ASSOMED SIVEMP-FPM chiedono un incontro rivendicando il ruolo della dirigenza sanitaria all'interno "di un Ministero che si va a porre come elemento centrale di un SSN forte e rinnovato" e si dicono "pronti a qualsiasi azione sindacale, ivi compreso lo sciopero".

La lettera lamenta che durante l'emergenza pandemica, questi dirigenti "hanno operato in condizioni fisiche e psicologiche estreme, esposti a rischio biologico, dovendo anche contrastare, in totale solitudine, gli attacchi provenienti anche dalla politica". Adesso i Sindacati chiedono il "riconoscimento professionale ed economico di quanto svolto in tutto il periodo di emergenza".

Al di là della crisi da Covid-19, la dirigenza sanitari chiede "parità di trattamento nell’applicazione degli istituti contrattuali previsti per i professionisti del SSN, che la legge 3/2018 estende ai dirigenti sanitari del Ministero e dell’AIFA, prima fra tutte l’indennità di esclusività di rapporto che i dirigenti del Ministero sono obbligati ad osservare".
E' già in corso un’azione legale - fa notare la lettera- per il ripristino dell’indennità di esclusività di rapporto, "che impropriamente ci è stato negato con la finanziaria 2019".

I Sindacati paventano "l’erosione di diritti acquisiti negli anni" e considerano "inaccettabile la mancata corresponsione di quanto previsto dal Contratto Nazionale sottoscritto nel marzo 2020"

In tutto il periodo di emergenza il personale degli Uffici periferici del Ministero della salute, "baluardo per la Profilassi Internazionale, ha operato in condizioni estreme sia in termini temporali (h24/24) sia in termini di contenuto (controlli sui passeggeri e controlli sulle navi passeggeri trasformate in lazzaretti, per dirne solo alcune)".

Le rivendicazioni sindacali valgono " anche per tutto il personale che ha operato nel periodo di emergenza, fermo restando che anche nelle sedi centrali una buona parte del personale ha supportato, con servizio continuo, i servizi essenziali a ranghi ridotti a causa il lockdown obbligatorio".