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ORDINANZA IN GU

Anguille del Lago di Garda: divieto alimentare per altri dodici mesi

Anguille del Lago di Garda: divieto alimentare per altri dodici mesi
Persiste la situazione di contaminazione. Gli inquinanti nei sedimenti lacustri e nel muscolo delle anguille alla base della proroga.




Il Ministero della Salute mantiene il divieto per gli operatori del settore alimentare di immettere sul mercato o di commercializzare al dettaglio le anguille provenienti dal Lago di Garda e destinate alla alimentazione umana". Lo stabilisce l'ordinanza di proroga pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 7 giugno.

La situazione di contaminazione non presentera' apprezzabili modifiche prima di almeno cinque anni dagli esiti del monitoraggio svolto nel 2016 dall'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise. Le conclusioni dell'Istituto, condivise dal Ministero della Salute, suggerivano il mantenimento di misure di gestione del rischio," in considerazione dei lunghi tempi di persistenza degli inquinanti nei sedimenti lacustri e nel muscolo delle anguille".

Il divieto di immettere sul mercato o di commercializzare al dettaglio le anguille provenienti dal Lago di Garda destinate all'alimentazione umana è stato introdotto per la prima volta nel 2011. Da allora, il MInistero della Salute ne ha annualmente disposto la proroga. La nuova ordinanza mantiene in vigore il divieto per altri dodici mesi, fino a maggio del 2019.

ORDINANZA 11 maggio 2018
Proroga dell'ordinanza 17 maggio 2011, e successive modificazioni recante: «Misure urgenti di gestione del rischio per la salute umana, connesso al consumo di anguille contaminate provenienti dal lago di Garda».