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MANTOVA

West Nile in volatili selvatici, ISS convalida misure precauzionali

West Nile in volatili selvatici, ISS convalida misure precauzionali
L'ufficializzazione a seguito del riscontro di positività per West Nile Virus in volatili selvatici nella provincia di Mantova.

L’Istituto superiore di sanità ha diffuso una nota che ufficializza la misura precauzionale (temporanea) per evitare la diffusione: dal 15 luglio e fino al 31 ottobre su tutte le sacche di sangue dei donatori di Mantova viene eseguito il test Nat per la ricerca del virus su un campione prelevato contestualmente al momento della donazione.

«A seguito del riscontro - si legge nella nota dell’Istituto superiore di sanità - di un pool di zanzare positivo al virus nel comune di San Benedetto Po, confermato dall’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna, la Struttura regionale di coordinamento delle attività trasfusionali dispone l’introduzione del test per il virus sulle donazioni di sangue ed emocomponenti». Intanto arriva anche lo stop di 28 giorni per i donatori di altre province «che abbiano soggiornato anche solo una notte nella provincia di Mantova». «Ai fini dell’esportazione di unità di sangue cordonale a uso personale in banche estere - prosegue la disposizione dell’Istituto - si raccomanda che l’autorizzazione sia rilasciata previa adeguata informazione della madre sulla necessità che il sangue sia sottoposto a test".

«Tutti i donatori Avis della Provincia di Mantova - precisa la presidente provinciale Elisa Turrini - possono donare tranquillamente perché su tutte le sacche donate viene fatto il test Nat per la ricerca del West Nike Virus. E tutti i riceventi possono stare tranquilli perché il sangue è sicurissimo».

La modalità principale di trasmissione del virus del Nilo occidentale è rappresentata da diverse specie di zanzare, che sono il primo vettore. Tra queste, in particolare, riveste un ruolo primario il genere Culex, quello comunissimo in tutto il Mantovano. Ovviamente tutti i fattori che favoriscono la proliferazione delle zanzare, come ad esempio le piogge abbondanti, le irrigazioni dei terreni agricoli o condizioni climatiche con temperature alte, determinano un importante aumento del numero dei casi di contagio. Gli uccelli giocano un ruolo cruciale nella disseminazione del virus essendo l'animale più comunemente infettato e rappresentando il primo serbatoio. Proprio gli uccelli migratori permettono lo spostamento del virus dall'Africa.

West Nile Virus: estensione a Roma e Rovigo-A seguito del riscontro di un pool di zanzare positive al West Nile Virus a Ceneselli (Ro), confermato dall'Istituto zooprofilattico delle Venezie, la Struttura regionale di Coordinamento per le Attività Trasfusionali del Veneto (CRAT) ha disposto l'introduzione del test NAT per West Nile Virus sulle donazioni di sangue ed emocomponenti effettuate nella provincia di Rovigo.
Il Centro Nazionale Sangue, con una circolare del 22 luglio ha conseguentemente disposto l'applicazione del provvedimento di esclusione temporanea per 28 giorni dei donatori che abbiano soggiornato anche solo per una notte nella provincia di Rovigo.
Analogo provvedimento è stato attuato il 19 luglio per la provincia di Roma.

L'elenco completo delle misure adottate per fronteggiare questo virus è pubblicato dal Centro nazionale Sangue.

Sorveglianza dei casi umani di malattia da virus West Nile- In Europa, come ogni anno, all’inizio di giugno l’Ecdc ha pubblicato  sul suo sito internet le mappe sulla diffusione della malattia da West Nile Virus. Le mappe, aggiornate con cadenza settimanale fino a novembre, contengono la distribuzione dei casi umani autoctoni di malattia da West Nile virus segnalati nell'Ue e nei Paesi del bacino Mediterraneo e un aggiornamento della situazione epidemiologica con il numero di casi di malattia segnalati e suddivisi per Paese e area.