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SCHMALLENBERG: ATTIVITA’ STRAORDINARIE DI CONTROLLO

SCHMALLENBERG: ATTIVITA’ STRAORDINARIE DI CONTROLLO
Il Ministero della Salute ha disposto l'avvio di attività per la raccolta di dati epidemiologici in seguito al rilevamento di casi da SBV. Definizioni ufficiali di "caso sospetto" e "caso confermato" . Rischio di diffusione sul territorio nazionale. Il monitoraggio è finalizzato a salvaguardare il patrimonio zootecnico. Non si hanno evidenze di rischio per la sanità pubblica.

L'iniziativa della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari è stata comunicata oggi ai Servizi veterinari regionali e agli IZS, considerata la recente individuazione in diversi Paesi dell'Unione Europea del nuovo, virus denominato "Schmallenberg" (SBV). Il virus, classificato provvisoriamente nel Sierogruppo Simbu della Famiglia Bunyaviridae, genere Orthobunyavirus, colpisce i ruminanti determinando calo delle produzioni, aborti e/o malformazioni nei feti con un significativo impatto sulle produzioni Zootecniche.

La Commissione Europea e gli Stati membri dopo lo Working Group del 17 febbraio 2012 hanno adottato uno statement in cui sottolineano che "allo stato attuale, non si hanno evidenze di rischi per la salute pubblica e della trasmissione del virus attraverso i prodotti" e tuttavia raccomandano di effettuare un monitoraggio sindromico al fine di conoscere l'entità dell'eventuale diffusione del SBV sul territorio comunitario.

Nelle more dell'emanazione di una normativa comunitaria sul virus di Schmallenberg, gli Stati membri sono stati obbligati ad assolvere il debito informativo, ai fini di determinare l'impatto e la distribuzione allo stato attuale del SBV, relativamente alla raccolta di dati epidemiologici, con particolare riferimento a episodi di aborti, natimortalità, sindrome anencefalia-artrogrifosi, sindromi neurologiche nei vitelli, capretti e agnelli, nonché negli animali adulti calo della produzione lattea, diarrea acuta ed episodi febbrili acuti.

La nota ministeriale, dettagliando le attività da porre in essere in caso di sospetto e di conferma e le relative schede e tabelle, richiama le note di gennaio ai servizi veterinari regionali in relazione all'osservazione di fenomeni di natimortalità e di ogni altra sintomatologia ascrivibile all'infezione da SBV, con particolare riferimento agli allevamenti che avevano introdotto animali sensibili da Stati membri che per primi avevano segnalato l'infezione alla fine di novembre 2011.

Dopo il primo caso confermato in Italia in un allevamento dì capre su un feto malformato, che ha determinato la morte della madre, il Ministero della Salute ha sentito le Regioni e il CESME di Teramo ravvisando rischio di diffusione sul territorio nazionale del virus che – sulla base delle attuali conoscenze scientifiche si ritiene trasmesso da insetti vettori e per via verticale da madre a figlio.

L'indeterminatezza della situazione epidemiologica impone di avere, in via transitoria, un unico Centro per l'esecuzione delle prove diagnostiche di laboratorio attraverso i test attualmente disponibili presso il Centro di Referenza Nazionale per lo Studio delle Malattie Esotiche degli animali (CESME) di Teramo.

Il 2 aprile scorso, l'EFSA ha pubblicato il secondo report su SBV.

pdfDISPOSIZIONI DEL MINISTERO DELLA SALUTE ATTIVITA STRAORDINARIA VIRUS DI SCHMALLENBERG.PDF403.14 KB

pdfTABELLA NUMERO DI ANIMALI DA ESAMINARE.PDF19.22 KB