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AUDIZIONE IN SENATO

Ddl cinofili, ANMVI: interagire con il medico veterinario

Ddl cinofili, ANMVI: interagire con il medico veterinario
Si è svolta questa mattina in videoconferenza  l'audizione informale dell'ANMVI sul disegno di legge "Disciplina delle professioni del settore cinofilo".

"Veterinari vi vedo allarmati". La senatrice Gisella Naturale (M5S) prima firmataria del ddl 1902 è intervenuta in 9° Commissione Agricoltura, dove questa mattina sono proseguite le audizioni sulla proposta di legge per disciplinare le professioni del settore cinofilo. "Vorrei tranquillizzare i Veterinari. Il personale educativo cinofilo è come il professore a scuola- ha aggiunto la Senatrice- non c'è bisogno del medico, sono attività che esulano dall'intervento del medico veterinario"- ha dichiarato la Sen Naturale nel corso dell'audizione del Vicepresidente ANMVI  Raimondo Colangeli. 

Nel suo intervento, il Vicepresidente Colangeli- che ha la delega alla medicina veterinaria comportamentale-  ha ribadito il tema portante della sua audizione: l'interazione con il Medico Veterinario e in particolare del Medico Veterinario Esperto in Comportamento (MVEC).

Sul MVEC la Senatrice Naturale ha chiesto chiarimenti sulla formazione. "E' un esperto elencato dalla Fnovi- ha spiegato Colangeli- a seguito di un percorso di formazione che interessa gli animali d'affezione e che ha fondamento legislativo in vari ambiti. Colangeli si è riferito alle norme sul possesso responsabile, sulla tutela dell'incolumità pubblica dalle aggressioni canine e più recentemente alla disciplina degli IAA (Interventi Assistiti dagli Animali).  "Le èquipe sono multidisciplinari e gli interventi sono sinergici ognuno per le proprie competenze- ha aggiunto- è il Medico Veterinario che può valutare l'idoneità del cane, il suo benessere ed eventuali stati patologici".

Colangeli ha ricordato le iniziative di collaborazione interdisciplinare con professionalità non veterinarie svolte dalla Società Scientifica di riferimento di ANMVI, la SISCA (Società Italiana di Scienze Comportamentali Animali). Si tratta di iniziative "che possono attestare l’importanza per il cane qualunque sia il suo impiego- di avvalersi di garanzie medico veterinarie e di professionalità tecniche
indirizzate alla migliore riuscita degli scopi di ogni relazione uomo-cane".

Nel testo depositato in Commissione, l'ANMVI evidenzia che l’interazione con il MVEC è espressamente prevista anche dalla  Norma Tecnica UNI 11790:2020, a garanzia sia del cane (salute e benessere) sia dello stesso professionista (corretta gestione delle responsabilità) e non da ultimo del buon esito dell’attività in svolgimento.
In Italia, i profili professionali disciplinati dal ddl 1902 risultano già codificati e definiti dalla Norma Tecnica UNI 11790:2020, pertanto secondo l'ANMVI  il ddl 1902 dovrebbe riferirsi solo e preferibilmente a questa Norma.

Anche nei casi di adozione dai canili/rifugi - obiettivo rientrante nel ddl 1902-  qualsiasi percorso finalizzato all’adozione non dovrebbe prescindere dal ruolo del Medico Veterinario nel favorire il buon esito, nell’interesse del cane adottato e del suo adottante.

In tutti i casi, a parere dell'ANMVI, la formazione dei profili professionali individuati dal ddl 1902 dovrebbe prevedere nozioni e insegnamenti a cura del MVEC, anche per una interazione interdisciplinare rispettosa dei ruoli e delle competenze.

Il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi ha chiuso l'audizione evidenziando che malgrado l'attività parlamentare sia spesso rivolta agli animali, "non altrettanto frequente è l'attenzione del Legislatore ai risvolti medico-veterinari del rapporto uomo-animale. Non così per la 9° Commissione, il cui invito è stata una occasione di chiarire il ruolo del Medico Veterinario".

DDL 1902
di iniziativa dei senatori Naturale (M5S), Mollame, Agostinelli, Maiorino, Nocerino, Giannuzzi, Presutto, La Mura, Donno, Lannutti, Pavanelli e Abate
Audizioni e documenti acquisiti dalla Commissione