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SANCITA LA SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO

SANCITA LA SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO
"Favorire il coinvolgimento degli attori interessati al fenomeno, prevedendo la sinergia tra pubblico e privato, ciascuno secondo il proprio ruolo". Il Piano triennale per la lotta al randagismo ufficializza oggi, con la pubblicazione sul Bollettino Regionale, il principio della sussidiarietà. Il Piano triennale della Regione Lombardia (D.g.r. 1 dicembre 2010 - n. 9/939- Approvazione del Piano Regionale Triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico della popolazione animale e di prevenzione del randagismo ai sensi dell'art. 117 comma 1 legge regionale 33/2009), pubblicato oggi sul Bollettino ufficiale regionale, considera la lotta al randagismo e la tutela degli animali da affezione "con un'ottica di piano, per migliorare l'impiego delle risorse a disposizione".

Il Piano - è scritto- deve quindi "favorire il coinvolgimento degli attori interessati al fenomeno, prevedendo la sinergia tra pubblico e privato, ciascuno secondo il proprio ruolo:
• il pubblico, sulla base del principio della sussidiarietà verticale, quale titolare delle funzioni attribuite dalla legislazione esclusiva e regolatore del sistema,
• la libera professione veterinaria ed il volontariato, sulla base del principio della sussidiarieta` orizzontale.

Fino a che gli interventi di educazione ad un corretto rapporto uomo/animale non sortiranno l'effetto di accrescere il numero delle persone responsabili, l'obiettivo a breve termine che si pone il legislatore e` quello di diminuire le nascite e cioe` di fare in modo che nascano annualmente solo cani destinati ai proprietari responsabili.

Il Piano regionale triennale approvato dalla Lombardia intende "modificare il modo di gestire le nascite dei cani", agendo sulle sterilizzazioni, ma anche sul potenziamento delle attività di educazione, compresa l'educazione scolastica al rapporto uomo-animale.

"Ogni investimento per controllare e ridurre il fenomeno genera redditivita` , in quanto comporta per la pubblica amministrazione notevoli risparmi nel tempo". Si tratta di un "obiettivo di interesse pubblico, " creando la consapevolezza che il controllo della riproduzione degli animali e` un dovere etico, intimamente connesso con la cultura dell'adozione responsabile".

E non e` solo il bravo proprietario a dover essere responsabile, ma anche tutti gli operatori del settore, "con in prima linea il veterinario di fiducia, che prima di consigliare o assecondare nuove cucciolate, dovrebbe contribuire a informare sulla opportunita` del controllo delle nascite".

Anche il legislatore - la proposta è contenuta del Piano- "potrebbe farsi carico di approntare nuovi strumenti per disincentivare la produzione di cani, come ad esempio la reintroduzione della tassa di possesso, e l'esonero dal suo pagamento nel caso che l'animale sia sterilizzato".

Allegati
pdf bur Lombardia serie Ordinaria n 51 del 20_12_2010.pdf