Intervenuta in Commissione Affari Sociali, il Sottosegretario di Stato Francesca Martini ha fornito le tabelle relative alla ripartizione tra le Regioni del fondo previsto dalla Legge quadro sul randagismo per gli anni 2008 e 2009. Il Fondo ha subito una riduzione del 20 per cento "salvo ulteriori tagli per l'anno corrente". Scotti (ANMVI): doverosa e lodevole iniziativa di trasparenza". Il
Rapporto sulla spesa pubblica per il Servizio Sanitario Nazionale, presentato lo scorso 15 giugno, non dettaglia le risorse destinate alla lotta al randagismo. Vi si legge di trasferimenti alle Regioni per l'esecuzione "di particolari attività ed il raggiungimento di specifici obiettivi", tra cui "interventi nel settore dell'assistenza veterinaria", ma nessuna cifra di dettaglio.
Ma le somme destinate alla lotta al randagismo sono considerevoli: per il fondo istituito dall'articolo 8 della Legge 14 agosto 1991, n. 281, negli anni 2008 e 2009 sono stati complessivamente destinati 8. 673.206 euro.
A far chiarezza è stato il Sottosegretario di Stato Francesca Martini che in risposta ad una interrogazione parlamentare sul fenomeno del randagismo, presentata dall'On Livia Turco e sottoscritta dal parlamentare veterinario Rodolfo Viola, ha consegnato le tabelle del riparto negli anni 2008 e 2009, secondo i criteri stabiliti in Conferenza Stato-Regione.
Sono stati assegnati complessivamente 4.871.525 euro nel 2008 e 3.801681 euro nel 2009, con una riduzione intorno al 20 per cento, "salvo ulteriori tagli per l'anno corrente" ha precisato il Sottosegretario. Il 40% delle disponibilità è stato assegnato per l'attivazione della banca dati telematica dell'anagrafe canina, un 30% per il controllo del randagismo ( al 90% per gli ingressi nei canili e al 10% per interventi di sterilizzazione) e l'altro 30% in base alla popolazione umana residente.
I criteri di ripartizione del Fondo per la tutela del benessere e per la lotta all'abbandono degli animali da compagnia sono stati modificati con Decreto ministeriale del 6 maggio 2008: a partire dal 2008, infatti, il 40% del Fondo viene ripartito in quote di pari entità tra le Regioni sulla base dell'attivazione della banca dati regionale dell'anagrafe canina in riferimento alla consultabilità per via telematica
"I dati consegnati alla Commissione Affari sociali rappresentano un'importante gesto di trasparenza da parte del Ministero della Salute - dichiara Carlo Scotti dell'ANMVI- e di condivisione con le forze parlamentari di una problematica che necessita di una rapida svolta riformatrice, non solo per i risvolti di sanità pubblica e di salute animale, ma anche per lo sforzo economico che richiede a tutti i cittadini". In questa fase più che mai, continua Scotti, "non ci possono permettere spese fuori controllo e sprechi eticamente inaccettabili. Doverosa e lodevole quindi l'iniziativa del Sottosegretario Martini- aggiunge- in linea con quanto si legge nell'ultimo rapporto sul SSN e cioè che la trasparenza dei risultati ed il loro confronto sono meccanismi di crescita e di miglioramento del sistema sanitario nazionale e sono i fattori cruciali su cui puntare nei prossimi anni. Adesso- conclude- si verifichi se sono state adeguatamente messe a frutto tutte le risorse professionali della veterinaria".
Fra le deleghe del Sottosegretario Martini, recentemente riassegnate, figura anche la gestione dei profili riguardanti il Fondo sanitario nazionale, con particolare riferimento ai piani di rientro delle regioni interessate, al contenimento della spesa, al riparto del Fondo sanitario nazionale.