La Commissione europea vuole dare nuovo impulso all'acquacoltura europea, famosa per gli alti standard di qualità e ambientali, ma la cui produzione non cresce. Proposta di risoluzione dell'eurodeputato italiano Guido Milana. Il parere della Commissione Sanità e Sicurezza Alimentare sul fattore "benessere animale". La Commissione europea vuole dare nuovo impulso all'acquacoltura per rendere il settore più competitivo con una nuova strategia, visto che la crescita prevista nel 2002 non si è mai realizzata.
L'UE consuma oltre 5 milioni di tonnellate di pesci d'allevamento, ma ne produce solo un terzo. Inoltre, l'acquacoltura può aiutare a preservare alcune specie marine in pericolo di estinzione.
I deputati hanno apprezzato l'iniziativa della Commissione e il Parlamento ha chiesto ai paesi membri di lavorare per creare un ambiente più favorevole agli imprenditori, e ha posto l'accento sul bisogno di un impegno più concreto dell'UE negli investimenti in acquacoltura sostenibile. Oggi i deputati discutono e votano la relazione dell'eurodeputato Guido Milana, su come aumentare la produttività degli allevamenti ittici in tutta Europa.
Secondo il relatore del PD (S&D) Guido Milana "il settore dell'acquacoltura non deve essere sottovalutato. Visto che i due terzi della domanda sono coperti dalle importazioni, sarà essenziale valutare il potenziale di mercato in termini di occupazione e sostenibilità ambientale, migliorando nel frattempo lo standard qualitativo e contribuendo a diminuire la pressione sulla popolazione ittica".
La commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare ha dato sostenuto la proposta considerando anche "che i pesci possono provare sofferenze fisiche e stress, che molte forme di acquacoltura non soddisfano i requisiti dell'UE in materia di benessere degli animali e che la corretta attuazione delle norme sul benessere animale può tradursi in vantaggi significativi, quali una migliore qualità del prodotto e minori danni ambientali".
L'Europa produce 1,3 milioni di tonnellate di prodotti di allevamento. Le specie più allevate sono le cozze, la trota salmonata, le ostriche e il salmone. I produttori principali in volume sono Francia, Spagna, Italia, Regno Unito e Grecia. 65.000 persone lavorano a tempo pieno nel settore