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UE, ETICHETTE NUTRIZIONALI PER GLI ALIMENTI

UE, ETICHETTE NUTRIZIONALI PER GLI ALIMENTI
Le etichette sugli alimenti dovranno obbligatoriamente fornire le informazioni nutrizionali, secondo quanto ha stabilito il Parlamento ieri. Respinta la proposta di introdurre il "metodo a semaforo". Chiesta l'estensione della menzione del paese d'origine. Il Ministro della Salute Fazio: "Abbiamo difeso i prodotti tipici italiani". La legislazione sulle etichettature alimentari è stata migliorata, per permettere ai consumatori di compiere scelte alimentari in base a informazioni precise, evitando però di creare oneri amministrativi e finanziari eccessivi per l'industria alimentare.

Sulle etichette sarà obbligatorio indicare le quantità di grassi, acidi grassi saturi, zuccheri e sale a cui verrà aggiunta l'indicazione di proteine, carboidrati, fibre, grassi trans naturali e artificiali.

I deputati propongono l'estensione dell'indicazione obbligatoria del paese d'origine, oggi in vigore per alcuni alimenti come carne, miele e olio d'oliva, a tutti i tipi d carne, pollame, prodotti lattiero-caseari, e altri prodotti a base di un unico ingrediente e, per quanto riguarda carne, pollame e pesce, l'etichettatura dovrà essere prevista anche quando questi sono utilizzati come ingrediente in prodotti alimentari trasformati.

Una forte maggioranza dei deputati ha respinto la proposta di introdurre il "metodo a semaforo" per indicare con simboli colorati:i verde, ambra e rosso la quantità relativa di energia, di grassi, di zucchero, etc. contenuta nel prodotto.

Dall'etichettatura nutrizionale obbligatoria saranno escluse le bevande alcoliche fatta eccezione per quelle miste, i cosiddetti "alcopops", specificamente rivolti a un pubblico giovanile, che devono essere chiaramente separati dalle bevande rinfrescanti nei punti di vendita.

Su questo argomento non si prevede un accordo rapido col Consiglio ed è quindi probabile che il testo ritorni al Parlamento per una seconda lettura. Una volta che la legislazione sarà adottata, l'industria alimentare avrà tre anni per adattarsi alle nuove regole. Le imprese di minori dimensioni, con meno di 100 dipendenti e un fatturato annuo sotto i 5 milioni di euro, potranno invece beneficiare di un periodo di 5 anni. Le imprese che confezionano gli alimenti artigianalmente dovrebbero essere escluse dalle nuove regole.

Il Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio  ha dichiarato: "Registro con soddisfazione il voto espresso dal Parlamento europeo con cui, grazie anche all'intervento dei nostri parlamentari, è stato respinto il sistema dei "semafori" sui cibi. E' una vittoria. Siamo riusciti a difendere i nostri prodotti, tra cui il parmigiano ed altri formaggi, ma anche prosciutto e pizza che, altrimenti, sarebbero stati fortemente penalizzati. Ribadendo la mia contrarietà a logiche che distinguono i cibi in buoni e cattivi considero prioritario un percorso che porti ad un miglioramento della qualità nutrizionale degli alimenti e alla valorizzazione dei prodotti tradizionali".
 

 

Allegati
pdf TESTO PROVVISORIO DEL PARLAMENTO EUROPEO.pdf