Secondo un sondaggio di Confprofessioni la maggioranza dei professionisti è favorevole al ripristino dei minimi tariffari, ad interventi contro la concorrenza sleale e ad una riforma dell'istituzione ordinistica: leggi e regolamenti che risalgono al Dopoguerra, la FNOVI parla di "stagione costituente". Secondo il sondaggio condotto da Confprofessioni su un campione di 600 professionisti di tutte le aree (tecniche, giuridiche, economiche e sanitarie), il 63% dei professionisti si dice favorevole ad una riforma dell'istituzione ordinistica. Non solo tariffe minime quindi ( le chiede quasi il 70% degli intervistati), ma anche un ordinamento svecchiato e più aderente alla missione di tutela della fede pubblica. E' una necessità dettata, sempre secondo il sondaggio di Confprofessioni, dalle modifiche strutturali del mercato delle professioni, aggredito da forme di concorrenza sleale, abusivismo e dall'avanzata, a tratti scomposta, delle professioni senz'Albo.
Le leggi istitutive di molti ordini professionali hanno quasi cent'anni. Quella dell'Ordine dei Medici Veterinari è datata 1946, per questo il Presidente della FNOVI durante l'ultimo Consiglio Nazionale ha parlato di una nuova "stagione costituente", una prospettiva resa concreta dalla disponibilità del Ministro della Salute Ferruccio Fazio a valutare l'ipotesi di una legge delega per gli Ordini delle professioni sanitarie, avvalorata dall'apertura di un tavolo di riforma che inizierà i lavori la prossima settimana.
"Il maggior carico di funzioni e di materie delegate richiede nuovi strumenti normativi, attraverso una modernizzazione del nostro ordinamento- scrive il Presidente della FNOVI nella sua relazione congressuale. " Oggi siamo disciplinati dal Decreto Legislativo 13 settembre 1946 n. 233 - è tempo di passare dal Dopoguerra al Terzo Millennio".