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LA VETERINARIA PUO’ SALVARE IL TONNO ROSSO

LA VETERINARIA PUO’ SALVARE IL TONNO ROSSO
"Il divieto del commercio internazionale di tonno rosso dell'Atlantico entri in vigore nel corso dell'anno prossimo". La Commissione europea ha chiesto l'inserimento del tonno rosso fra le specie minacciate di estinzione e tutelate dalla Convenzione Cites. La veterinaria partecipi alle decisioni politiche nazionali e alle ricerche nel Mediterraneo, culla della riproduzione del tonno rosso.

La Commissione europea si è espressa a favore del divieto del commercio internazionale di tonno rosso dell'Atlantico e che il divieto entri in vigore nel corso dell'anno prossimo. La norma andrebbe inserita nell'Allegato 1 delle specie minacciate di estinzione e tutelate dalla Convenzione Cites.

"Abbiamo la responsabilità - ha affermato il commissario europeo per l'Ambiente Janez Poto?nik - di adottare misure incisive quando una specie rischia l'estinzione. Abbiamo il dovere di preservare il nostro capitale naturale, perché il tonno rosso può scomparire definitivamente".

Deroghe sono previste per la pesca artigianale e per i sistemi tradizionali come le tonnare fisse. In Italia, dove scatterà da quest'anno la moratoria sulla pesca del tonno rosso, l'attività artigianale potrà contare su parte della quota europea non utilizzata. Maria Damanaki, commissaria per gli Affari marittimi e la pesca ha sottolineato di voler "garantire ai pescatori un futuro sostenibile, ed è per questo che è necessario preservare lo stato di salute degli stock di tonno rosso, perché l'eccessivo sfruttamento della specie non può certo essere la strada da percorrere".

La proposta sarà ora discussa tra gli Stati membri per raggiungere una posizione comune in vista del prossimo incontro della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna minacciate di estinzione (Cites), che avrà luogo a Doha, in Qatar, dal 13 al 25 marzo 2010.

«La proposta di Bruxelles è condivisibile - dice il sottosegretario con delega alla pesca Antonio Buonfiglio - in quanto tiene conto delle indicazioni emerse dai contatti avviati, su nostra iniziativa, tra Italia, Francia e Spagna. Ora bisogna definire gli interventi necessari a livello comunitario e nazionale, senza dimenticare l'avvio di un lavoro scientifico per accertare il prossimo novembre l'effettiva situazione biologica dello stock».

"La Veterinaria Italiana deve partecipare con propri delegati ai tavoli di concertazione europei ed internazionali alla Pesca ed all'Ambiente, al fine di apportare valide soluzioni tecnico-scientifiche ad una problematica di notevole rilevanza culturale e socio-economica per il comparto"- dichiara Antonino Algozino, rappresentante della Federazione Regionale Ordini dei Medici Veterinari della Regione Sicilia in una nota alle autorità siciliane, in cui auspica "un intervento incisivo per evitare catture indiscriminate in tutto il bacino del Mediterraneo, culla della riproduzione del tonno rosso e quindi dei futuri programmi scientifici di ricerca per la conservazione della sua biodiversità, unitamente a piani strategici di controllo della sua commercializzazione".

Studi e ricerche sono state condotte dalla Facoltà di Veterinaria dell'Università di Bari, grazie ad un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Puglia, grazie al quale i ricercatori sono riusciti a produrre milioni di uova e a far nascere in cattività tonni rossi.