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RABBIA SILVESTRE, IL PUNTO ALL’HUNTING SHOW

RABBIA SILVESTRE, IL PUNTO ALL’HUNTING SHOW
Si è parlato di volpi e di rabbia a Vicenza durante l'Hunting Show che ha chiuso ieri i battenti. Sui cacciatori vicentini e trevigiani incombe il timore delle misure già adottate per i bellunesi: che la profilassi anti-diffusione del morbo blocchi la prossima stagione venatoria. Interventi delle autorità sanitarie regionali. Si è parlato di volpi e di rabbia a Vicenza durante l'Hunting Show che ha chiuso ieri i battenti. Sui cacciatori vicentini e trevigiani incombe il rischio delle misure già adottate dai colleghi bellunesi: che la profilassi anti-diffusione del morbo blocchi la prossima stagione venatoria.

Al convegno dedicato all'evoluzione della rabbia silvestre in Veneto sono stati affrontati gli aspetti epidemiologici e di controllo della malattia, in particolare si è parlato della "fascia sanitaria" che deve proteggere (tramite vaccinazioni) i capi di bestiame che vanno in malga o comunque stanno all'aperto e a rischio di contagio, oltre 8 mila solo nel vicentino.

Dopo quasi vent'anni di assenza dal Veneto, il ritorno della rabbia silvestre è stato affrontato con una campagna già diventata un modello su scala interregionale, hanno spiegato Franco Mutinelli del Centro Rabbia nazionale e Lebana Bonfanti dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie. I dirigenti regionali Piero Vio e Sonia Calderola hanno portato i dettagli: vaccinazioni in massa dei cani (anche se molti di quelli dei cacciatori già lo erano, visti i tour venatori all'est dove la rabbia è endemica) e dei capi di allevamento; e soprattutto trattamento delle volpi con una capillare diffusione di "bocconi vaccinati" via elicottero e via sentieri.

Della riconosciuta efficacia dell'azione contenitiva ha parlato l'Assessore Elena Donazzan confermando l'orientamento già noto: se l'operazione "tolleranza zero" sarà accettata da tutti, se cinofili e cacciatori parteciperanno tutti all'azione difensiva, la durezza delle norme di prevenzione potrebbe fermarsi a Belluno e farsi più mite, come in parte già successo. (fonte: Il Giornale di Vicenza)

Dal 2008 a oggi sono stati diagnosticati 146 casi di rabbia in animali, di cui 45 in Friuli Venezia Giulia, 100 in Veneto e 1 in Trentino Alto Adige. Saliti a 5 i casi nel gatto. Qualche giorno fa c'è stata un'improvvisa comparsa dell'infezione fuori area rispetto all'espansione prevista, nel Trentino ai confini con Belluno e Bolzano.