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ANMVI VENETO: DIMOSTREREMO VALORE DEI LLPP

ANMVI VENETO: DIMOSTREREMO VALORE DEI LLPP
"Abbiamo difficoltà ad accettare le scelte fatte, ma non intendiamo tirarci indietro e con il nostro operato dimostreremo l'importanza strategica che la Regione stessa ci riconosce". Il Presidente di ANMVI Veneto commenta la delibera per le vaccinazioni antirabbiche.

Dopo il comunicato stampa della Regione Veneto sulle vaccinazioni antirabbiche, l'ANMVI aveva duramente replicato, lamentando una carente strategia di informazione ai veterinari e una fuorviante comunicazione al pubblico.

"E' difficile non reagire come è stato fatto- dichiara il Presidente di ANMVI Veneto Davide Zanon- quando senza neanche aver potuto leggere la delibera, seppur conoscendone i probabili contenuti, prendi in mano i quotidiani e il tutto viene sintetizzato in "vaccinazione Pubblica dei Cani a tariffa agevolata di 5 euro, contro i 20 degli Ambulatori Privati".

La lettura della deliberazione regionale conferma le perplessità già manifestate da ANMVI Veneto: "Sarebbe questo il risultato di 20 giorni di contatti, confronti, discussioni, riunioni e interminabili telefonate? Speravamo meglio, molto meglio! - dichiara Zanon.

Cosa diceva la proposta che era stata avanzata dai liberi professionisti?

"Ai politici- dichiara il Presidente di ANMVI Veneto- prima della deliberazione, avevamo inviato una proposta, sintesi di quanto era emerso durante l'ultima riunione presso gli Uffici dell'Unità di Progetto Sanità Animale e Igiene Alimentare, dove attorno ad un tavolo erano stati riuniti i Presidenti degli Ordini Provinciali del Veneto, il Presidente della Federazione degli Ordini Provinciali del Veneto (FROV), i Responsabili delle Aziende ASL e le Associazioni e i Sindacati di categoria, la nostra proposta aveva come obiettivo la riduzione della differenza di prezzo tra la prestazione del Veterinario Pubblico (10 euro) e quella del Veterinario Privato (15 euro), un livellamento del costo della prestazione che sarebbe stato possibile alzando il contributo regionale da destinare ai Liberi Professionisti ( 10 euro), nessun maggiore investimento richiesto alle casse regionali, solo il coraggio d'imporre al Cittadino una maggiore spesa sulla prestazione resa dal Pubblico, fornendogli in cambio il grande numero di strutture veterinarie presenti sul territorio che avrebbero prestato la loro opera ad un prezzo più basso (15 euro), di quello attualmente indicato dalla delibera stessa (20 euro)".

"Il risultato - aggiunge Zanon- sarebbe stato un numero totale di cani vaccinati sicuramente più elevato, grazie anche all'opera di controllo che i Colleghi dipendenti del S.S.N. avrebbero potuto mettere in atto coinvolgendo nell'azione sanitaria(iscrizione anagrafe canina, identificazione tramite microchip e vaccinazione) quella ancora ampia percentuale di Cani che non risulta essere iscritta in anagrafe".

E adesso quali sono le indicazioni ANMVI Veneto per i Colleghi?

"A noi non interessava un contributo per vaccinare i cani dei nostri clienti- dichiara Davide Zanon- quelli li avremmo vaccinati comunque, noi ci siamo proposti per essere parte attiva nel corso di una emergenza sanitaria. Nei confronti delle tariffe proposte dalla Regione Veneto con la quale non abbiamo comunque sottoscritto nessun accordo, diamo indicazione a tutti i Colleghi di rispondere all'impegno richiesto da questa emergenza sanitaria, nel rispetto delle norme deontologiche e secondo quanto previsto dallo Studio indicativo della Fnovi sui compensi professionali".


Cosa si aspetta Anmvi Veneto dalla Regione?

"Alla delibera e a chi l'ha ispirata- dichiara Zanon- riconosciamo di aver promosso e formalizzato nella delibera il coinvolgimento dei Veterinari Liberi Professionisti. D'altra parte, i risultati dell'Anagrafe Canina citata dalla delibera stessa, si basano sul costo pressoché eguale della prestazione resa dal Pubblico e dal Privato (sola differenza l'applicazione dell'IVA) ricordiamo la fornitura gratuita del microchip da parte della Regione. All'Unità di Progetto Salute Animale della Regione Veneto abbiamo espresso il nostro ringraziamento per averci coinvolto e ci aspettiamo che mantenga la disponibilità a tener conto dell'importanza dei liberi professionisti, perché seppur "non entusiasti" non intendiamo tirarci indietro. Dimostreremo - conclude il Presidente di ANMVI Veneto- col nostro operato quanto possiamo dare in termini, non solo operativi ma anche di informazione alla Popolazione; la quantità di telefonate che ricevono gli Ambulatori dei Liberi Professionisti così diffusi sul territorio, ne conferma l'esigenza".