Dopo la sospensiva del Tar Lazio su ricorso di alcuni canili privati, "il ministero si riserva di proporre ogni piu' opportuna iniziativa, inclusa quella dell'impugnazione innanzi al Consiglio di Stato." Il Sottosegretario Martini: se qualcuno ha fatto dei canili un business, questo provvedimento può dare fastidio". Dopo che il Tar Lazio ha ordinato la sospensione dell'Ordinanza 16 luglio 2009 sugli standard di benessere animale e le gare d'appalto dei canili, "il Ministero si riserva di proporre ogni piu' opportuna iniziativa, inclusa quella dell'impugnazione innanzi al Consiglio di Stato".
Nel comunicato stampa diffuso ieri, il Sottosegretario Francesca Martini commenta la decisione del Tar che il 2 dicembre ha accolto il ricorso di alcuni canili privati: "L'Ordinanza- dichiara il Sottosegretario- elaborata in collaborazione con il Tavolo tecnico sul benessere animale istituito presso questo Ministero, ha l'obiettivo di contrastare la piaga dei canili-lager in Italia e fornire un valido strumento alle pubbliche amministrazioni per potersi orientare in base alle leggi vigenti in materia di benessere animale e standard di qualità in questo particolare settore di servizi, che possono essere appaltati dai Comuni. E' evidente che, se qualcuno ha fatto dei canili un business, questo provvedimento può dare fastidio".
Il comunicato aggiunge che l'ordinanza ministeriale aveva "il preciso scopo di evitare che nelle gare di appalto per i servizi di mantenimento e gestione dei cani randagi si valutassero unicamente parametri economici, a discapito delle norme che regolano il loro rispetto".
In attesa di una attenta valutazione delle motivazioni del provvedimento sospensiva del TAR del Lazio, il Ministero "ribadisce il grave vulnus che verrebbe provocato alla salvaguardia del benessere degli animali ripristinando, di fatto, le condizioni per il dilagare del fenomeno dei canili lager e della deportazione di centinaia di cani da una parte all'altra della penisola, fatto eticamente deprecabile nonché lesivo dell'immagine del nostro Paese".