La Società Italiana Veterinari per Equini, preso atto del primo documento ufficiale della Fei concernente la cosiddetta "progressive list", tiene a precisare la sua posizione: decisione da annullare e reimpostare il dibattito su basi scientifiche. La Sive difende il diritto del veterinario a sottoporre i cavalli atleti alle terapie volte alla tutela della salute e del benessere degli stessi, ma non può condividere la scelta di rendere attuabili terapie antinfiammatorie ed antidolorifiche a dosi significative, a poche ore (13h) dalla competizione. Ciò comporterebbe un aumento del rischio di traumi ed incidenti gravi dal momento che porterebbe a competere animali non sani.
La Società Italiana Veterinari per Equini, preso atto del primo documento ufficiale della Fei concernente la cosiddetta "Progressive list", tiene a precisare la sua posizione: decisione da annullare e reimpostare il dibattito su basi scientifiche.
La delibera adottata dall'Assemblea FEI di Copenhagen ha scatenato un dibattito mondiale che ha visto, per il momento, solo la USEF schierata a favore. Da Regno Unito, Germania e ora anche dall'Italia, si sono levate voci di drastico dissenso.
La Sive condanna senza appello la somministrazione di qualsiasi sostanza ad azione "dopante"nei cavalli, ma si augura che venga regolamentata la possibilità di eseguire terapie sul cavallo atleta seguendo protocolli precisi e tempi di sospensione validi per tutti che salvaguardino la salute ed il benessere del cavallo.
"Consideriamo la "Progressive list" un passo indietro nei confronti della trasparenza e della regolarità delle competizioni ippiche ed anche del rispetto del cavallo stesso" - dichiara Marco Livini, Presidente della SIVE- Ci auguriamo - aggiunge- che, anche in considerazione dell'impatto che questa decisione ha provocato sull'opinione pubblica e sulla maggior parte delle istituzioni legate al cavallo, questa nuova regolamentazione sull'uso di farmaci proposto dalla Fei non venga solo ritardata ma annullata e si possa avviare un ampio dibattito su basi scientifiche per regolamentare questa fondamentale materia".