Un
video documenta le immagini dell'azione compiuta il 4 agosto dal Corpo Forestale nel circo Victor. Nel corso delle operazioni di trasferimento di 82 uccelli, il collega Leonardo Brunetti viene atterrato e ammanettato dietro la schiena. Anmvi: grave offesa alla professione, i ministeri chiariscano e intervengano urgentemente. Sulle manette bisognerà fare chiarezza e tutte le verifiche del caso. E' un fatto grave e deprecabile quello accaduto il 4 agosto al collega
Leonardo Brunetti, nel corso dell'
azione condotta dal Corpo Forestale dello Stato (Nirda e Cites) e conclusasi con il trasferimento di 82 uccelli del Circo Victor.
Il 4 agosto il circo era attendato a Montecatini Terme (PT) e il dottor Leonardo Brunetti è sopraggiunto sul luogo del sequestro nell'adempimento dei propri doveri professionali. In veste di responsabile sanitario del circo, il Collega, past president della Società Italiana Veterinari per Animali Esotici (Sivae) e stimato esperto di medicina degli animali esotici, era impegnato da mesi in azioni di miglioramento delle strutture di alloggio degli animali e delle condizioni sanitarie degli stessi, in collaborazione con la competente Asl.
Leonardo Brunetti si è subito qualificato come Medico Veterinario - senza viceversa ottenere risposte alle richieste di essere informato delle azioni in corso - e non ha ricevuto attenzione nemmeno alle sue pressanti richieste di accogliere la sua disponibilità a collaborare all'azione di prelevamento e spostamento degli animali, con il suo aiuto.
Ai suoi interventi, professionali e rispettosi delle norme di legge, è seguita la reazione dei funzionari del Corpo Forestale, culminata in una brutale aggressione: il Dottor Brunetti è stato afferrato e trascinato all'esterno del tendone, dove, sbattuto a terra, è stato ammanettato dietro la schiena.
Quanto è accaduto è ampiamente documentato da video e fotografie, che mostrano un crescendo di palesi violazioni dei diritti e del rispetto dovuto al cittadino Brunetti e al professionista.
Il Collega, in spregio della sua ineccepibile condotta di medico veterinario e cittadino, "è stato trattato come il peggiore dei delinquenti" dichiara l'Anmvi, che ha scritto ai Ministri dell'Agricoltura, dell'Interno e della Salute. L'ANMVI ritiene che sia stata arrecata una grave offesa alla professione veterinaria, esige un chiarimento urgente alle istituzioni in indirizzo e chiede:
- che si riconosca ufficialmente la gravità dei fatti accaduti
- che si rivolgano le dovute scuse al dottor Leonardo Brunetti e alla professione medico-veterinaria
- che si ristabilisca la dovuta considerazione per la categoria medico veterinaria e le sue competenze
- che i responsabili dei comportamenti che qui si lamentano siano richiamati al rispetto dei limiti delle loro funzioni
- che si pongano in essere azioni efficaci per prevenire in futuro incresciosi episodi come quello qui lamentato
- che le autorità competenti promuovano un'ampia e attenta valutazione sui poteri d'azione degli organismi istituzionali del caso
Il Dottor Brunetti, raggiunto il 13 agosto da una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, non è mai intervenuto sulla legittimità dell'azione in atto e non ha mai cercato di impedirla. Al contrario, si è offerto di prestare la propria esperienza in fatto di corretta gestione degli uccelli, esposti a traumi, lesioni, stati d'ansia, perdita delle piume, ecc.
Quanto lamentato da Anmvi, che si riserva ogni azione legale nei confronti dei responsabili di quanto accaduto, è testimoniato da un filmato e da un'ampia documentazione fotografica.
LEONARDO BRUNETTI: LA MIA VERSIONE DEI FATTI