La Direzione del Servizio Veterinario della Regione Friuli Venezia Giulia ha comunicato oggi il 19° caso di rabbia, il primo in un animale domestico, un cane bassotto di proprietà, morto il 18 giugno scorso. Forse il contatto con animali selvatici attraverso la rete di recinzione della casa. Il Direttore del Servizio Veterinario della Regione Friuli Venezia Giulia, Renato Coassin, ha comunicato oggi al Ministero della Salute il 19° caso di rabbia, il primo in un animale domestico, un cane bassotto di proprietà del comune di Osoppo, morto il 18 giugno scorso.
Il cane, che nelle 24 ore precedenti aveva presentato sintomatologia fortemente algica ad un orecchio moriva improvvisamente dopo aver manifestato una aggressività "anomala". Il cane non aveva morsicato nessuna persona, pertanto è stato sottoposto alle indagini di laboratorio per la diagnosi di rabbia secondo la "procedura normale". Il bassotto era stato vaccinato il 29 maggio durante la campagna di vaccinazione obbligatoria disposta dalle autorità regionali.
"Ieri sera- si legge nella relazione del veterinario ufficiale della Asl 3 Alto Friuli- appena avuta la comunicazione di positività dell'IZS, mi sono recato presso l'abitazione del proprietario del cane per eseguire l'indagine epidemiologica e per invitare i familiari alla vaccinazione post-esposizione. Dall'anamnesi risulta che il cane, un bassotto che viveva in casa, usciva ogni tanto con il proprietario, che comunque asserisce di averlo sempre avuto sotto controllo visivo e di non essersi mai accorto di un qualsiasi contatto con animali selvatici. La casa- prosegue la relazione- è recintata accuratamente e non permette l'ingresso di animali. Si può supporre che ci sia stato un contatto attraverso la rete di recinzione".
Il proprietario ha altri due cani, una femmina regolarmente vaccinata e un cucciolo di due mesi e mezzo. Entrambi gli animali si trovano ora sotto osservazione nel canile di Tolmezzo (UD).