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UNIVERSITA’, PRONTA LA BOZZA DI RIPARTO DEL FFO

UNIVERSITA’, PRONTA LA BOZZA DI RIPARTO DEL FFO
Il Ministero dell'Università ha preparato la bozza di decreto per la divisione fra gli atenei del Fondo di Finanziamento Ordinario (525 milioni di euro). I fondi più consistenti vanno alla ricerca. Le risorse indirizzate alla didattica dipenderanno dal successo occupazionale dei laureati. Competizione fra le università del Mezzogiorno.

Il Ministero dell'Università ha preparato la bozza di decreto per la divisione fra gli atenei del Fondo di Finanziamento Ordinario, fissando gli indicatori che guideranno la ripartizione degli incentivi. Secondo le anticipazioni del Sole 24 Ore il peso preponderante andrà alla qualità della ricerca che guiderà la sorte di 345 dei 525 milioni in gioco: gli atenei gareggeranno fra loro soprattutto in base ai risultati ottenuti nel programma di valutazione della ricerca 2001/2003, che peseranno per il 50% sul giudizio finale, mentre l'altra metà dei punti sarà assegnata in base al successo ottenuto con i progetti presentati in Europa nell'ambito del sesto programma quadro (35%) e ai giudizi ottenuti dai docenti nel periodo 2005/2007 all'interno dei progetti di ricerca "di interesse nazionale" (15%).


Più contenute le risorse indirizzate alla didattica. In questo campo il dato più significativo sarà rappresentato dal successo occupazionale dei laureati misurati in base agli indicatori Istat sul destino degli ex studenti a tre anni dal titolo.

Per non penalizzare le Università del Mezzogiorno, deboli nel rapporto con un mercato territoriale del lavoro più difficile, la qualità degli atenei sarà misurata sulla capacità di offrire più chance rispetto ai concorrenti dello stesso territorio.

Gli altri indicatori realtivi alla didattica punteranno invece alla dispersione accademica e sul numero di crediti acquisiti dagli studenti nel 2007/2008, oltre che sul numero di docenti di ruolo in cattedra quest'anno.

Per completare il quadro del finanziamento, in ritardo rispetto agli anni scorsi, occorrerà anche destinare i 550 milioni resi disponibili nel 2007 dal "Patto per l'Università": i criteri in questo caso devono ancora essere stabiliti con l'aiuto del Ministero dell'Economia (fonte: Il Sole 24 Ore).