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RABBIA, AGGIORNAMENTI DALLA REGIONE FVG

RABBIA, AGGIORNAMENTI DALLA REGIONE FVG
Salgono a 18 i casi di rabbia in Friuli. La Direzione regionale fa il punto della situazione e delle misure preventive fin qui adottate. L'epidemia non è più circoscritta al territorio montano. Ecco le valutazioni e le misure adottate nella riunione d'emergenza del 19 giugno scorso.

Il 17 e il 26 giugno il Centro di Referenza Nazionale per la Rabbia ha comunicato che due volpi rinvenute morte, rispettivamente in località Tiveriacco nel comune di Maiano (UD) e nel Comune di Artegna (UD), sono risultate positive nei confronti del virus della rabbia, rappresentando il 17° e 18° caso dall''inizio dell'epidemia. La comunicazione è stata inoltrata al Servizio Sicurezza alimentare, igiene della nutrizione e sanità pubblica veterinaria della Regione Friuli V.G.-Direzione Centrale Salute e P.S. che con una nota sottolinea che " il luogo di rinvenimento del primo animale si trova a breve distanza dalla località del Comune di Buia, dov'è stato segnalato il 16° caso, mentre il secondo si trova all'interno dell'area di vaccinazione orale delle volpi".


"Le nuove evidenze - scrive il Direttore Renato Coassin- confermano che l'epidemia persiste e che si sta leggermente allargando verso ovest, non rimanendo più circoscritta al solo territorio montano".

Per far il punto della situazione dell'epizoozia rabida in essere ed eventualmente implementare le misure preventive fin qui adottate, la Direzione ha convocato una riunione urgente il 19 giugno scorso con le autorità veterinarie territoriali.

Nel periodo dal 23 al 31 maggio 2009 è stata effettuata la II tornata, dopo quella di gennaio, di vaccinazione orale delle volpi. Le operazioni si sono svolte regolarmente con la distribuzione di 35.000 esche vaccinali. Ci si è chiesto se il metodo di posa manuale delle esche rappresenti delle criticità, e se, pertanto, non sia preferibile spargerle con mezzi aerei, che, superando il fattore umano, assicurerebbero uno spargimento delle esche più efficiente. I presenti hanno convenuto che non è possibile, tenuto conto della conformazione orografica del territorio e del notevole suo inurbamento ricorrere ai mezzi aerei. Inoltre il personale addetto alla posa delle esche è fortemente motivato e svolge con scrupolo il proprio lavoro.

La Slovenia ha recentemente vaccinato lungo la fascia confinaria con il nostro Paese. Tuttavia, a scopo precauzionale è stato deciso di ampliare l'attuale area di vaccinazione orale delle volpi a ovest dell'attuale area di intervento, fino a comprendere i Comuni situati a destra e a sinistra del fiume Tagliamento, estendendola a nord fino al Comune di Forgaria del Friuli e Vito d'Asio e a sud fino alla linea ferroviaria Venezia-Udine.

Da informazioni assunte presso gli organi regionali responsabili della tutela della fauna selvatica, risulterebbe che l'attuale densità della popolazione volpina in regione sia di un capo ogni kmq.. Il numero ottimale suggerito da OMS per contenere l'epizoozia rabida e di 0,2-0,3 volpi/kmq. Il dato preoccupante relativo alla densità in regione ha portato a chiedere immediatamente agli organi regionali preposti uno sfoltimento della popolazione volpina. Operazione da svolgere in pianura e fuori dalle aree sottoposte a vaccinazione orale.

I prossimi interventi di vaccinazione orale delle volpi: sono stati confermati i prossimi interventi vaccinali per la fine di agosto p.v. e la primavera 2010. Le altre misure di profilassi antirabbica: sono state confermati i provvedimenti di polizia veterinaria di cui al Cap. VIII del Regolamento, e, in particolare dell'art. 90, per i Comuni sede di focolaio di rabbia silvestre e per i Comuni limitrofi.

La nota del Direttore del Servizio Renato Coassin conclude: "come insegnano le passate epizoozie i tempi per l'eradicazione della malattia dal territorio non saranno brevi; appare evidente che il sistema più sicuro per fermare l'epizoozia è il ricorso alla vaccinazione orale delle volpi, ripetuta inizialmente, come sta avvenendo, più volte nell'arco dell'anno; è altrettanto evidente che i risultati non potranno che venire dopo un ragionevole periodo di tempo, quando cioè la maggior parte delle volpi sarà vaccinata. Il monitoraggio post vaccinale sulle volpi ha dimostrato una buona percentuale di capi che hanno ricevuto una sufficiente immunizzazione. A questa misura si accompagna lo sfoltimento della popolazione volpina, come sopra ricordato".