Si chiama disposizioni per la regolamentazione della professione veterinaria e la tutela della salute animale la proposta di legge presentata dall'On Roberto Cassinelli (PDL). L'Anmvi invierà una nota all'On Cassinelli: il Legislatore non può improvvisare.
L'Onorevole Roberto Cassinelli (PDL) ha presentato la proposta di legge "Disposizioni per la regolamentazione della professione veterinaria e la tutela della salute animale". Il testo ha la finalità di regolamentare l'attività veterinaria, perché "non esistono norme coercitive che impongano una corretta gestione della cura del « paziente » animale".
La proposta, sulla quale l'Anmvi invierà una nota al deputato Cassinelli, poggia su note argomentazioni circa la necessità di rafforzare le norme a tutela animale e la presunta assenza di norme per l'esercizio della professione veterinaria.
Si propongono interventi di rafforzamento del Codice Penale (es. l'omissione di soccorso, senza giustificato motivo, di un animale in pericolo e in stato di bisogno configura maltrattamento di animali, ai sensi della legge 189/2004). Una novità sarebbe l'obbligo per il medico veterinario di "attivarsi nell'esercizio della propria professione ai fini dell'applicazione e del rispetto della legislazione vigente in materia di tutela degli animali, segnalando ogni abuso e violazione alle autorità competenti. Egli deve altresì collaborare con le associazioni di protezione degli animali per i medesimi fini". I provvedimenti disciplinari degli Ordini "devono essere annualmente resi noti tramite idonea pubblicazione neimodi stabiliti dal Consiglio nazionale dei medici veterinari".
Il deputato Cassinelli ritiene necessaria la specializzazione: "il medico veterinario che intende aprire un ambulatorio per la cura di animali domestici deve essere in possesso di apposita specializzazione post-laurea, meglio definita, di concerto con il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che emana apposito decreto, con relativo tirocinio di due anni e successivo superamento dell'esame di abilitazione per l'iscrizione all'albo professionale".
In ogni distretto delle aziende sanitarie locali "deve essere attivata una struttura di pronto soccorso veterinario, attiva ventiquattro al giorno, fornita di apposita strumentazione per la cura degli animali e per l'esecuzione di interventi chirurgici di urgenza. In tale struttura è obbligatoria la presenza di medici veterinari in possesso di specifica specializzazione in pronto soccorso conseguita al termine di un apposito corso professionale le cui modalità di svolgimento sono determinate, con proprio decreto, dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali".
Quanto alla prestazione domiciliare: "Il medico veterinario che esegue prevalentemente visite a domicilio deve comunque possedere una idonea struttura ambulatoriale fornita di adeguata strumentazione".
Nei rapporti professionali, "Il medico veterinario si avvale della collaborazione di colleghi, qualora il caso lo richieda, e nei casi in cui non sia in possesso della strumentazione necessaria per la cura dell'animale. I colleghi sono tenuti a prestare, se richiesta, la loro collaborazione e non possono
opporre rifiuto".
L'Anmvi invierà una nota all'On Cassinelli. La proposta di legge, annunciata, non è stata assegnata ad alcuna Commissione.