Allevamenti disgiunti: per evitare che la pandemia influenzale diventi più aggressiva è fondamentale, in tutto il mondo, tenere separati gli allevamenti di suini da quelli di volatili. Soprattutto in Oriente. Dichiarazione del Vice Ministro Fazio. Allevamenti disgiunti: per evitare che la pandemia influenzale diventi più aggressiva è fondamentale, in tutto il mondo, tenere separati gli allevamenti di suini da quelli di volatili.
Lo ha sottolineato il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, a margine di un incontro a Roma sulla valutazione in sanità, ricordando che però l'Italia non è toccata da questo problema perché queste misure di prevenzione sono già da tempo acquisite. "Il problema reale, che non riguarda l'Italia - ha ribadito Fazio - è che gli allevamenti devono essere assolutamente disgiunti. Il grosso rischio infatti è quello di un 'riassortimento' del virus dell'aviaria con quello del suino. E' un problema che riguarda tutto il pianeta, ma soprattutto l'Oriente".
Uno dei rischi a lungo termine della diffusione della nuova influenza, per cui l'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato lo stato di pandemia, "è che il virus possa essere ritrasmesso ai maiali, riassortirsi con ceppi dell'aviaria H5N1 e dare vita a una nuova forma di influenza aviaria trasmissibile all'uomo e aggressiva.
Il riassortimento del virus con altri ceppi è "uno dei principali motivo di preoccupazione - afferma Fazio - anche se non si tratta di un rischio immediato. L'aviaria è caratterizzata da un'elevata tossicità polmonare", per cui la comparsa di una nuova forma trasmissibile all'uomo "sarebbe un grosso problema". "
Bisogna evitare epidemie in zone a elevata promiscuità fra uomini e allevamenti animali".