La Regione Puglia si appresta a varare un nuovo Regolamento sul funzionamento delle 6 Asl pugliesi. Tra le innovazioni previste l'introduzione della Consulta regionale dei Direttori dei Dipartimenti di prevenzione. Composizione paritetica fra medici e veterinari. Connotare in maniera più forte e incisiva il ruolo e la funzione dei Dipartimenti di prevenzione in Puglia, in una stretta relazione con le istituzioni e con una maggiore capacità di comunicazione con la popolazione. Con l'obiettivo di incidere concretamente su determinati di salute come gli stili di vita, l'ambiente, i fattori socio-culturali.
E' questa in sintesi la finalità principale del regolamento sul funzionamento delle 6 Asl pugliesi che sarà approvato dalla Giunta dopo aver incassato il parere favorevole della competente commissione consiliare. Tra le innovazioni previste l'introduzione della Consulta regionale dei Direttori dei Dipartimenti di prevenzione, quale struttura di supporto tecnico all'assessorato alle Politiche della Salute.
La composizione del nuovo organismo sarà di 12 unità: due per ogni Asl per assicurare un numero uguale tra dirigenti medici e veterinari. A parte i direttori di Dipartimento che sono membri di diritto, l'altro componente, di profilo professionale diverso da quello dello stesso direttore di Dipartimento sarà nominato dal Dg della Asl.
La Consulta dovrà riunirsi presso la Regione almeno una volta ogni due mesi, durerà in carica tre anni e potrà avvalersi, per l'istruttoria dei temi posti in discussione e valutazione, di gruppi tecnici i cui componenti dovranno essere rappresentativi delle diverse professionalità presenti nei Dipartimenti.
Sei i dipartimenti di prevenzione (a fronte dei 12 precedenti) con competenza dell'ambito territoriale della Asl, articolati in altrettanti sei Servizi: Igiene e Sanita' pubblica (Sisp), Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di lavoro (Spesal), Igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian), Sanita' animale (Siav/Area A), Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati (Siav/Area B) e Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche (Siav Area C). La Consulta dei direttori di dipartimento di prevenzione (due per ogni Asl in numero uguale tra dirigenti medici e dirigenti veterinari) sarà "un luogo unitario di indirizzo regionale - ha detto l'assessore competente Tommaso Fiore - sganciato completamente dalla politica che possa valorizzare il ruolo dei tecnici della prevenzione nei due settori strategici della salute (quella umana e quella animale)".
Tra i compiti della Consulta, il monitoraggio dello stato di attuazione dei programmi specifici di prevenzione regionali e nazionali e la verifica dell'andamento dei rapporti con Arpa, Ispesl, Izs e Osservatorio epidemiologico regionale.
Altra innovazione, a livello di singolo Dipartimento, il Comitato di direzione, che , nel rispetto degli indirizzi aziendali dovrà esprimere pareri, tra l'altro, sull'adozione di modalità organizzative volte al miglioramento dell'organizzazione del lavoro e sui rapporti con le altre raltà istituzionali. Infine, il servizio tecnico di prevenzione che nell'ambito della direzione del Dipartimento concorrerà tra l'altro al governo complessivo delle funzioni della prevenzione, garantendo l'uniformità delle procedure all'ambito degli interventi di vigilanza e ispezione e alla collaborazione con le Università sedi di corsi di laurea delle professioni sanitarie della prevenzione ( Agi/Il Sole 24 Ore Sanità, 9-15 giugno).