L'Osservatorio del Ministero ha presentato la prima relazione annuale al Parlamento sull'applicazione della Legge 120/2007. Il documento fa l'analisi di come ogni Regione e ogni Azienda sanitaria ha attuato la libera professione intramuraria. Definita l'intramoenia veterinaria in 15 Regioni.
L'intramoenia veterinaria ha trovato modalità proprie in 15 Regioni italiane; quasi tutte, ad eccezione dell'Abruzzo e della Basilicata (dove non c'è stata alcuna definizione)e del Lazio e della Provincia autonoma di Bolzano (che non hanno comunicato il dato). Veneto a parte, dove le regole valgono per tutti indistintamente, questo è il dettaglio regionale della libera professione intramuraria veterinaria.
La ricognizione regionale è stata fatta dall'Osservatorio nazionale costituito a gennaio 2008 e presieduto dall'attuale Viceministro Ferruccio Fazio e che alla fine dello scorso anno ha ultimato la rilevazione, in base alla Legge 120/2007, che demanda alle Regioni il compito di trovare una formulazione specifica per la l'intramoenia dei veterinaria.
Complessivamente, a livello nazionale, il 54% dei ricavi per l'attività di intramoenia arriva dall'area delle prestazioni specialistiche (quelle in ambulatorio), il 33% dall'area ospedaliera (quelle in ricovero), mentre il 13% che resta da altre tipologie di prestazioni. La Relazione passa al setaccio l'organizzazione della libera professione Regione per Regione, azienda per azienda. E dà i suoi voti e i suoi giudizi. Solo tre Regioni hanno più criticità che aspetti positivi: Lazio, Veneto e calabria e solo tre Regioni hanno punte di eccellenza per quanto riguarda l'edilizia degli spazi dedicati all'intramoenia: Lombardia, Toscana e Umbria. L'Osservatorio ha considerato "negative" anche le risposte non chiare e il fatto che la maggior parte delle Regioni deve ancora attivare il confronto sulla materia coi sindacati. Il conflitto di interessi e la lealtà della concorrenza, uno degli indicatori per il voto dell'Osservatorio, sono fattori critici in Veneto, Molise e Abruzzo.
Ma è l'edilizia il punto dolente: su 249 interventi di adeguamento edilizio finanziati per la creazione di spazi destinati all'intramoenia, più del 30% non andrà in porto.
Compito dell'Osservatorio è di riferire annualmente in Parlamento sul progressivo allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell'ambito dell'attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in regime di libera professione intramuraria, al fine di assicurare che il ricorso a quest'ultima sia conseguenza di libera scelta del cittadino e non di carenza nell'organizzazione dei servizi resi nell'ambito dell'attività istituzionale.