Esiste una responsabilità dei sindaci che debbono applicare le norme esistenti contro il randagismo, come l'obbligo di chip per tutti gli animali e le disposizioni sui canili sanitari».Sulla vicenda partirà un'ispezione degli uffici veterinari del ministero del Welfare.
Sulla vicenda di Benevento partirà subito un'ispezione degli uffici veterinari del ministro del Welfare, lo ha deciso il sottosegretario con delega alla Salute Francesca Martini, che si dice «colpita» ed «indignata» per la vicenda: «Esiste una responsabilità dei sindaci che debbono applicare le norme esistenti contro il randagismo, come l'obbligo di chip per tutti gli animali e le disposizioni sui canili sanitari».
Il sottosegretario ha confermato l'arrivo di nuova ordinanza sui cani pericolosi in corso di stesura, ribadendo che la black-list delle razze pericolose «non ci sarà. Vorrei che non ci fosse alcuna polemica sulle liste di razze pericolose, che da punto di vista scientifico non esistono e che non hanno niente a che vedere con questa vicenda».
Il personale del servizio veterinario di Circello, dove Mattia è nato, sta già eseguendo le prime analisi. Da escludere che il bimbo sia stato sbranato dal cane di famiglia, un pastore maremmano trovato accanto a Mattia, ma che non presenterebbe tracce di sangue. I sospetti maggiori si concentrano sui cani randagi della zona, che secondo i vicini, non sarebbero mai stati aggressivi con nessuno. Domani l'autopsia sul corpo del bimbo che ha riportato due lacerazioni profonde al capo, morsi al collo, lesioni all'addome e alle gambe oltre a numerosi graffi.
Nei prossimi giorni il servizio veterinario della Asl di Benevento eseguirà analisi su una decina di cani randagi sequestrati nel raggio di un chilometro intorno all'abitazione e sul maremmano di proprietà della famiglia per cercare di risalire alla bestia responsabile dell'aggressione. Dai primi rilievi sembra che nessuno dei randagi sequestrati abbia ucciso il piccolo. Non si escludono altre ipotesi legate alla presenza di lupi e cinghiali nella zona.