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MARTINI ALLA FAO, ELOGIO DEI VETERINARI ALLE FRONTIERE

MARTINI ALLA FAO, ELOGIO DEI VETERINARI ALLE FRONTIERE
I controlli alle frontiere sono pilastri fondamentali della lotta alle malattie. L'ha dichiarato il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini alla FAO durante la tavola rotonda "Transboundary pests and diseases".

Mantenere l'alto livello di tutela dello stato sanitario raggiunto è una sfida e un impegno costante per i responsabili della sicurezza sanitaria e alimentare di ogni Paese. E' la dichiarazione programmatica del Sottosegretario di Stato alla Salute Francesca Martini alla tavola rotonda " Transboundary pests and diseases" organizzata ieri presso la FAO.

Entrando nel merito dei temi trattati, Martini ha dichiarato che "l'abrogazione delle barriere, doganali tra gli Stati aderenti all'Unione europea, e la conseguente soppressione dei controlli alle frontiere tra tali Paesi, nonché l'aumento degli scambi comunitari e delle importazioni dai Paesi terzi delle merci, rappresentano senz'altro un possibile fattore di rischio per la diffusione delle patologie animali, zoonosi e tossinfezioni".

Citando il quadro normativo e le azioni di sanità pubbilca veterinaria, il Sottosegretario ha aggiunto che "l' azione dei servizi veterinari nella lotta alle malattie diffusive è imperniata "in primis" sui controlli alle frontiere attesi i rischi connessi agli scambi internazionali (ossia alle importazioni dai Paesi terzi) di animali vivi e dei loro prodotti. Occorre raggiungere elevati standard di biosicurezza alle frontiere senza pregiudicare la circolazione transfrontaliera delle persone e dei prodotti agricoli. Così come previsto dagli accordi internazionali". E ancora: "Fondamentali nella gestione delle emergenze sono risultati le istituzioni delle Unità di crisi ai vari livelli dell'organizzazione sanitaria veterinaria, l'individuazione pertanto di precise catene di comando per la velocizzazione dell'applicazione delle decisioni prese, l'intervento di specifici uffici veterinari preposti ai controlli dei flussi degli scambi comunitari, la capillare diffusione dei servizi territoriali competenti, la velocità dell'individuazione delle merci a rischio introdotte, i sequestri cautelativi delle stesse e le attività diagnostiche dei Laboratori sui campioni prelevati sugli animali e sui prodotti".


Un aspetto fondamentale, ricordato da Francesca Martini "è rappresentato dalla trasparenza delle informazioni scambiate tra i Paesi, dalla affidabilità delle certificazioni sanitarie veterinarie rilasciate dai servizi ufficiali. A tal proposito - ha concluso- preme evidenziare che l'Italia, attraverso il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, il Servizio Sanitario Nazionale, Le Regioni, gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, con particolare riferimento ai Centri di referenza per talune malattie esotiche ed epidemiche anche di livello internazionale, può certamente contribuire concretamente alle iniziative di collaborazione e sostegno auspicate e necessarie nei confronti dei Paesi terzi".

Allegati
pdf IL TESTO COMPLETO DELL'INTERVENTO DEL SOTTOSEGRETARIO MARTINI.pdf