E' risultato affetto da anemia il cavallo ospitato nelle scuderie dell'Ippodromo del Visarno. La struttura dovrà adottare il regime di quarantena al quale era già sottoposto dopo un'ordinanza delle autorità sanitarie locali, seguita alla positività delle prime analisi.
Un cavallo di 5 anni, il galoppatore Trust Me, è affetto da anemia, e di conseguenza l' Ippodromo del Visarno, che lo aveva ospitato nelle sue scuderie, dovrà adottare il regime di quarantena al quale era già sottoposto dopo un'ordinanza delle autorità sanitarie locali, seguita alla positività delle prime analisi. Di conseguenza slitta, o forse salta del tutto, la stagione del galoppo, che sarebbe dovuta cominciare il 3 aprile. Del caso si era occupata nei giorni scorsi anche La Nazione.
La conferma è arrivata direttamente dalle analisi effettuate sul sangue del cavallo nel laboratorio di Pisa, che già a fine febbraio era risultato positivo al 'coggin test'. "Le nuove analisi hanno confermato l'esito delle precedenti - ha detto il dottor Giuseppe Petrioli, direttore del dipartimento prevenzione della Asl -. Purtroppo il cavallo è affetto da anemia infettiva, e quindi automaticamente scatta la quarantena per l'Ippodromo del Visarno". Riunioni bloccate quindi, con i circa 80 cavalli ospitati all'interno della struttura che per quaranta giorni non potranno uscire dall'ippodromo, né altri cavalli potranno entrare al Visarno, il tutto per evitare possibili contagi.
La quarantena - spiega ancora il dottor Petrioli - è scattata il 7 marzo, quindi intorno al 16 o al 17 aprile verrà ripetuto il test su tutti i cavalli presenti nell'ippodromo. Se tutti daranno esito negativo, la struttura potrà essere riaperta".
Nel frattempo sarà praticamente impossibile svolgere regolarmente le gare in programma al Visarno: in teoria gli 80 cavalli già all'interno potrebbero correre fra di loro, ma non é pensabile allestire un programma di corse senza l'apporto dei galoppatori provenienti da altre città. Per questo anche la prestigiosa Corsa dell'Arno, in programma il 25 aprile, è ora a fortissimo rischio. (ANSA).